Cassina de’ Pecchi
fa un passo in avanti verso un ritorno alla cultura agricola. L’Ong Mani Tese, insieme al comune, ha infatti vinto il Bando di Fondazione Cariplo sulle comunità resilienti. Ma per spiegare il progetto, procediamo con ordine.
Mani Tese, innanzitutto, è un’associazione che da 50 anni promuove il cambiamento sociale basato sulla condivisione e l’impegno gratuito. Il programma con cui si è aggiudicato il bando prevede quattro diverse azioni. Il Comune di Cassina è parte attiva nella prima di queste, l’Azione 1, a cui partecipa con il progetto Orto in Comune e il coinvolgimento di un altro ente, la cooperativa Arvaia di Bologna.
Ma cosa prevede l’Azione 1? L’obiettivo, si spiega nel bando, è quello di restituire ai terreni agricoli di demanio pubblico la loro funzione produttiva originaria tramite percorsi di progettazione partecipata con i cittadini, come la gestione di un orto condiviso sul terreno comunale. Inoltre, si intende coinvolgere la popolazione anche con l’accesso libero, nei mesi estivi, a workshops sulla trasformazione e conservazione di alcuni ortaggi, a lezioni di cucina vegetariana e corsi di formazione sulle diverse tecniche di coltura, come quella biologica.
Il modello di riferimento di tale proposta è quello della CSA (Community Supported Agricolture), un sistema molto diffuso nei paesi centro-settentrionali d’Europa, che ha ispirato la nascita della cooperativa Arvaia di Bologna, la prima in Italia ad applicare il modello CSA utilizzando suolo comunale pubblico.
La realizzazione concreta del progetto ce la spiega anche Tommaso Chiarella, Assessore all’Ambiente di Cassina de’ Pecchi: “Dietro Cascina Casale c’è un terreno agricolo di tre ettari di proprietà comunale, che per metà è adibito a orto comune e vivaio. L’intenzione è quella di allargare il giro dei volontari e par farlo ho voluto coinvolgere la cooperativa Arvaia, in modo da copiare e migliorare la loro missione, portandola da Bologna alla Martesana”. Il 20 gennaio, nella propria sede di Milano in Piazzale Gambara, Mani Tese presenterà il progetto, che “ha l’aspirazione – spiega Chiarella – di essere la prima tappa verso qualcosa di più grande. Come conclusione di questo percorso, infatti, contiamo di partecipare con un gruppo più ampio e coeso ad un bando europeo, in modo da ottenere i finanziamenti per ampliare la realtà agricola locale, sfruttando il resto del terreno dietro Cascina Casale”.
“Il terreno su cui andremo a lavorare –conclude l’assessore – sarà proposto come nuova area del Parco Sud, in linea col Piano di Governo del Territorio”, che mercoledì 16 dicembre verrà portato in approvazione nell’atteso, e decisivo, Consiglio Comunale.
ANDREA AMATO