Iniziano da questo mese, a parlare di cosa avviene all’interno di una delle aziende più note della Martesana: Mobilissimo, titolare anche del marchio Angelo Arredamenti, uno dei mobilifici più celebri del territorio, che da Cernusco ha costruito la sua storia. Nella rubrica dedicata, daremo voce ad alcuni dipendenti dell’impresa a conduzione famigliare, sino ad arrivare alla proprietà attraverso una serie di interviste vis a vis.
L’intenzione è di raccontare una realtà imprenditoriale locale che fonda da sempre il suo successo sulla famiglia. E’ infatti in un contesto famigliare che nasce, cresce e si sviluppa Mobilissimo, riferimento per appassionati di mobili e design contemporaneo da decenni. In un periodo storico in cui il lavoro pare non essere più un diritto così scontato, e le professionalità così come l’ambizione sono legate al breve periodo di un contratto a progetto, vogliamo raccontare invece di contratti a tempo indeterminato, di serietà professionale, di passione quotidiana e amore per il proprio lavoro, e lo vogliamo fare nella casa di Mobilissimo, dove dal progetto di un coppia di giovani sposi, si è creata un’azienda di indubbia solidità.
GIUSEPPE, IL MAGAZZINIERE
Il primo incontro lo abbiamo avuto con il Signor Giuseppe, magazziniere e artigiano. 52 anni, residente a Cassina, da 15 lavora nell’impresa cernuschese e non nasconde che le sue mansioni siano piuttosto pesanti fisicamente: “preparo la merce sui bancali, merce che durante la mattinata verrà caricata sui mezzi di trasporto, riordino il magazzino e scarico i camion in arrivo quotidianamente”. Il classico lavoro di magazzino appunto, che nel caso di Giuseppe è impreziosito da un aspetto personale che da senso nuovo alla sua occupazione. “Qui mi sento come in una famiglia. I miei genitori adottivi sono Angelo e Mariangela (nda: i proprietari) e i miei fratelli sono Stefania, Marco e Matteo (nda: i figli della proprietà che ora gestiscono l’impresa). Certo, non mancano i battibecchi e i problemi, ma questo non guasta certo i rapporti interni né con i colleghi né con gli uffici. Loro mi danno da vivere, e io gliene sono grato”.
Una dichiarazione di umiltà e affetto quella di Giuseppe, la cui avventura a Mobilissimo era iniziata in un modo davvero particolare. “Il primo giorno non mi sono presentato perché lunedì 18 settembre di 15 anni fa nasceva mio figlio Davide. Così la domenica chiamai la Signora Mariangela per spiegare la situazione, e trovai dall’altra parte una grandissima comprensione”. Insomma, un’ottima premessa questa per quell’idea di famiglia che sembra caratterizzare tutto il lavoro dell’azienda, che Giuseppe delinea con tre semplici parole: “serietà, impegno e onestà”.
E trascorrendo il tempo lavorando tra i complementi di arredo, Giuseppe ha potuto affinare uno dei suoi hobby principali, portato avanti con passione e cura durante le pause. “Realizzo mobili a grandezza naturale perfettamente funzionanti, e soprattutto mobili in miniatura, come ad esempio camerette. Le ultime le ho regalate alle figlie di Stefania, e questa (vedi foto) è pronta per la piccola nuova arrivata della famiglia. Il lavoro per realizzarle è di circa un mese, perché fatto solo durante le pause pranzo!”. Dunque un lavoro a Mobilissimo che si sposa con un hobby, e in un clima ormai famigliare, che nel tempo ha rafforzato i legami. Una fortuna che Giuseppe commenta così: “Sono orgogliosissimo di far parte di questa grande squadra, che nel passaggio di consegne dalla gestione genitori alla gestione figli, non solo non ha subìto cambiamenti, ma anzi, ne ha giovato il lavoro ormai ripreso alla grande”.
Una bella storia di lavoro e affetti dunque, che lascia spazio a Giuseppe per affinare le sue passioni. Ma se dovesse progettare la sua casa “fuori dal comune”, come la vorrebbe ? “Non dovrebbe avere pareti, magari un loft e con le porte aperte a tutti i colleghi e all’intera famiglia di Mobilissimo”.
GABRIELLA FERRARI
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