MARTESANA
FIBRA OTTICA NELLA RETE FOGNARIA: ARRIVA LA RIVOLUZIONE ECONOMICA DI CAP

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Fare rete

vuol dire, per esempio, che il Gruppo Cap, consorzio acque potabili, e la Città Metropolitana di Milano si uniscono per portare la fibra ottica in tutto il territorio milanese. Infatti,  fra pochi mesi verranno ultimati gli ultimi 210 chilometri di linea che cableranno 9 nuovi comuni, tra i quali Cologno Monzese, Cernusco sul Naviglio, Carugate e Pessano con Bornago, oltre 11 sedi del consorzio Cap, che si aggiungeranno agli altri 2.000 Km già esistenti di dorsale telematica.

L’area metropolitana milanese diverrà così uno dei territori più cablati d’Europa, dando l’avvio a servizi ultra broadband, la banda ultra larga, vettore di telecomunicazioni d’eccellenza, trasformando così il territorio in un “bene” strategico rivolto sia agli operatori delle telecomunicazioni che alle pubbliche amministrazioni in un’ottica di integrazione.

Stiamo parlando di un investimento di 2milioni e mezzo di euro stanziati da Cap che poserà la fibra ottica direttamente nei condotti fognari, con costi inferiori sia per l’infrastruttura sia in termini di impatto ambientale. Dalla sua invece, l’altro polo di questa sinergia, ovvero Città Metropolitana, concederà a CAP la possibilità di utilizzare per 50anni il 20% dei cavi spenti, connettendosi gratuitamente alla rete. Benefici se ne vedranno per entrambi i soggetti coinvolti, oltre che per le città servite ovviamente. Cap si lancerà nello sviluppo di politiche mobile per il servizio idrico, e Città Metropolitana godrà di una velocità invidiabile di trasmissione dati per la propria rete informatica, con la garanzia di servizi più veloci in tutti i luoghi pubblici e per tutti i cittadini.

Si tratta del primo passo del piano industriale di sviluppo della fibra ottica che sarà presentato all’inizio del 2016, un intervento strategico da parte della nostra azienda – ha affermato Alessandro Russo, Presidente del Gruppo CAP – in grado di creare valore nella gestione pubblica della risorsa idrica anche attraverso progetti che contribuiscono a sviluppare il benessere sociale delle comunità locali”. 

Ritorna nelle parole di Monica Chittò, consigliera delegata ai servizi di interesse generale in ambito metropolitano, il concetto di Smart City, che mette in rete eccellenze e servizi per la comunità in un’ottica di condivisione facilitata delle risorse: “L’obiettivo è snellire la burocrazia con uno sportello unico a disposizione dei cittadini e delle imprese, capace di gestire le pratiche amministrative, di velocizzare i pagamenti elettronici, di reperire con un solo click tutti i dati, i moduli per richieste e autorizzazioni e di avere una panoramica completa sulla propria situazione tributaria-amministrativa. La Città metropolitana è impegnata costantemente nell’ attività di ricerca e sviluppo nel settore della comunicazione della fotonica”.

Entra nel dettaglio tecnico del progetto invece, Michele Falcone, Direttore Generale CAP che illustra le principali innovazioni di questo lavoro che consentirà un nuovo punto di vista sul servizio idrico e un significativo abbattimento dei costi di connettività: “Non solo si usano infrastrutture che già ci sono, ma le condutture della fognatura diventano un edificio virtuale su cui poggiare sistemi intelligenti per la gestione dell’acqua –ha spiegato- La fibra ottica contribuirà anche al funzionamento dei contatori smart, che entreranno nelle case di 2 milioni e mezzo di cittadini per misurare in tempo reale i consumi e la pressione dell’acqua. Collegandosi allo smartphone, si potranno consultare i propri consumi e pagare la bolletta con un click, mentre i tecnici potranno sempre meglio monitorare da remoto le caratteristiche dell’acqua e intervenire subito in caso di necessità”.

Una piccola rivoluzione dunque, che toccherà da vicino anche alcune città della Martesana come abbiamo visto.

FRANCA ANDREONI