Il suo non è stato solo il racconto più apprezzato e votato dai lettori di Fuoridalcomune.it, tra quelli in gara nell’edizione 2015 del concorso letterario “Liberi di scrivere”, ma anche il settimo classificato nella graduatoria finale stilata dalla commissione ufficiale di valutazione, presieduta dal giornalista e critico gastronomico Valerio Massimo Visintin.
Massimiliano Finorio ha ottenuto grandi soddisfazioni grazie al suo scritto “Sassi di patate”, che i nostri lettori hanno votato come migliore tra i primi 20 selezionati dalla giuria con ben 807 voti, cioè il 46% del totale, superando all’ultimo momento “Kuknia” di Davide Depalo. Massimiliano apprezza moltissimo il giudizio popolare del web, ma ovviamente anche il settimo posto in classifica: “Il settimo posto mi piace particolarmente perché il mio racconto chiude il libretto stampato. Molte volte mi è capitato, leggendo i libri, di dare importanza all’ultima pagina del racconto e ora quell’ultima pagina sono io. Direi non male!” ci spiega.
Tra scuola e teatro
42enne, insegnante alla scuola elementare Maria Montessori di Carugate, Massimiliano si occupa da 20 anni di attività teatrale nelle scuole primarie e medie, scrivendo testi e mettendo in scena spettacoli. “Ho fatto anche monologhi teatrali, sia come autore che come attore. Non ho mai lavorato su testi di altri perché per me il teatro è qualcosa che parte da dentro. È una mia esigenza creativa” ci racconta. Tra il lavoro come maestro e i suoi spettacoli, Massimiliano non ha mai pensato di partecipare ad un concorso letterario, che ritiene molto lontano dal mondo teatrale, ma inaspettatamente, arriva l’incontro con “Liberi di scrivere”. “Un giorno ero in biblioteca e ho letto il tema del concorso. Tornato a casa mi sono seduto è in una mezz’ora ho scritto “Sassi di patate””. Un’idea fulminante quindi quella che lo ha colpito e lo ha portato a scrivere uno dei racconti più apprezzati di questa edizione del concorso.
Sassi di patate
Al centro del suo racconto ci sono la famiglia, l’amore, la tradizione. ”“Sassi di patate” è il racconto del contadino Mimino che il giorno del funerale di sua madre scrive una lettera d’amore rivolta proprio a lei. L’amore passa attraverso la storia della sua famiglia. Una famiglia di contadini. Una famiglia di lavoratori instancabili. Nel racconto l’amore superato dalla forza delle tradizioni e del dovere essere, diviene vero amore solo eliminando finzioni e doveri. La madre di Mimino insegna al figlio il valore della famiglia e delle sue radici. Il finale è rivolto al futuro”. Il testo utilizza un linguaggio semplice, immediato, proprio quello che userebbe un contadino. Nel racconto fanno spesso incursione termini legati alla lingua siciliana, che conferiscono realismo e fanno nascere anche un sorriso sul volto del lettore. “Molti mi hanno chiesto se è autobiografico. Io penso che questo sia uno dei complimenti migliori per me. Le persone leggono il racconto e sperano che Mimino sia esistito veramente”.
La soddisfazione del vincitore
Alla premiazione del concorso, avvenuta il 31 ottobre a Carugate (qui), Massimiliano ha ricevuto l’attestato da Valerio Massimo Visintin in persona. Il presidente della commissione ha insistito perché fosse proprio lui a premiarlo, avendo apprezzato particolarmente “Sassi di patate”. “L’apprezzamento speciale che mi ha fatto Valerio Massimo Visintin mi ha fatto intendere che avesse capito proprio tutti i quadri del racconto, a partire dal titolo stesso”.
Massimiliano conclude con una dedica particolare, rivolta alle persone con cui ha condiviso la gioia di questa vincita. “Prima di salutarvi vorrei dedicare il mio racconto ai miei amati genitori e alla mia numerosa famiglia, quella d’origine e quella in cui io e mia moglie siamo l’origine”.
Qui potete leggere “Sassi di patate”, il racconto di Massimiliano Finorio.