Quella del biglietto unico per il trasporto milanese, che comprenda anche le città dell’hinterland, è una lotta lunga nel tempo che non ha mai però dato i suoi frutti sperati. Nello scorso consiglio comunale del 26 ottobre, è passata la mozione proposta dal consigliere della Lega Nord Fabrizio Chiesa, e ora inizia un nuovo capitolo di questa giusta battaglia che potrà far leva anche sulla neonata Città Metropolitana.
L’amministrazione comunale dovrà coordinarsi con le altre città dei comuni limitrofi, e richiedere un adeguamento del costo del biglietto con l’introduzione appunto, del documento unico di viaggio. “Una modifica sulla quale contiamo molto, perché favorirebbe e preserverebbe l’utenza, e ridurrebbe inquinamento e traffico rendendo più appetibile l’uso dei mezzi pubblici“, ha sottolineato il Sindaco Angelo Rocchi, che di questa priorità aveva già fatto già volte accenno durante la campagna elettorale.
Ora la palla bollente passerà anche dalle mani della Città Metropolitana, che più volte ha indicato proprio nella gestione comune dei servizi, uno dei suoi punti di forza: “Sarà un momento di verifica importante della sensibilità reale della Città Metropolitana rispetto ai problemi di mobilità e qualità dell’aria -ha concluso Rocchi– Faremo gioco di squadra con gli altri comuni dell’asse della metropolitana per ottenere questa conquista”.
Nella scorsa primavera, la consigliera di Città Metropolitana Arianna Censi, aveva incontrato i comuni proprio per raccogliere le principali osservazioni in merito alla situazione trasporti, da portare poi agli stati generali della mobilità. Nell’occasione, la tariffazione unica integrata è stata uno dei punti maggiormente rilevanti e discussi con i sindaci dei comuni aderenti. “La Città metropolitana di Milano è lo strumento al servizio dei Comuni per lo sviluppo del nostro territorio, motore trainante del Paese -disse Arianna Censi nel marzo 2015- perché sia veramente tale, deve essere facilmente collegata al suo interno sia a livello di trasporti che di viabilità”.
Non è escluso che stavolta qualcosa is muova davvero.