Chi si aspettava l’ufficializzazione di una candidatura, è rimasto deluso, perché Carugate in Movimento è solo all’inizio del suo percorso formativo e informativo che porterà alle prossime amministrative. La prima uscita pubblica però una cosa l’ha resa ufficiale: il candidato sindaco per le elezioni della prossima primavera, sarà scelto attraverso una consultazione ad ampio raggio tra la cittadinanza, che avverrà strada facendo.
“Le candidature saranno spontanee ed aperte a tutti coloro che vogliono far parte di questo nuovo progetto incubatore di idee -ha spiegato Wally Franceschin, una delle referenti del neonato soggetto politico insieme al sociologo Davide Zucchetti– abbiamo puntato sin dall’inizio sull’asse partecipazione e condivisione, e anche nella scelta del candidato porteremo avanti queste linee guida”.
Tra gli oltre cento simpatizzanti che hanno richiesto di essere inseriti nella mailing list della lista civica, lo zoccolo duro dei partecipanti riunitisi giovedì sera alla prima uscita ufficiale del gruppo, erano una cinquantina tra quelli più attivi nei gruppi di lavoro, e i cittadini incuriositi o al primo approccio a questa nuova esperienza politica. Nella serata sono stati illustrati i diversi percorsi intrapresi dai tavoli di lavoro incentrati sulle tematiche che saranno poi i cardini della campagna elettorale: ambiente, territorio, welfare e cultura, servizi alla persona e lavoro.
Oltre a tematiche che probabilmente saranno affrontate da tutti gli schieramenti impegnati nelle amministrative 2016, sono emersi alcuni argomenti peculiari di Carugate in Movimento, soprattutto per quanto riguarda il verde, dove è emersa forte la volontà di “recuperare le aree cittadine coltivabili e destinarle ad uso agricolo come è vocazione della nostra città” ha spiegato Daniela Varisco, del gruppo di lavoro su ambiente e territorio, che ha inoltre illustrato gli studi condotti dal gruppo sulla qualità dell’aria, il traffico, la mobilità alternativa e le piste ciclabili, la tutela dei parchi, il centro storico e la pianificazione territoriale: “Su quest’ultima sarebbe interessante allargare il discorso ai comuni limitrofi, per pensare in modo più ampio ad una pianificazione sovracomunale” ha concluso.
Lavoro, Cultura e Welfare sono stati al centro delle successive trattazioni, dove è emersa la volontà di recuperare e valorizzare il commercio di vicinato e la piccola e media impresa locale. Centrali sono parsi il ripristino di un percorso sulle pari opportunità e la violenza di genere, oltre ad uno studio per una razionalizzazione delle risorse nelle scuole, che miri a progetti di avvicinamento alle famiglie, e un percorso sociale che tenga conto delle nuove esigenze sociali che emergeranno tra le fasce deboli della cittadinanza: “accoglienza, vicinanza, e ascolto di chi è in stato di necessità, sono cose indispensabili da svolgere con personale competente e qualificato” ha spiegato Giacomo Vitale. Un polo culturale nuovo, magari recuperato da vecchie strutture dismesse, e che possa essere spazio di aggregazione, cinema, teatro, è forse una delle idee più nuove emerse nel discorso del gruppo che si occupa di cultura e welfare: “fermo restando che Atrion resta imprescindibile, risorsa fondamentale su cui investire”, ha precisato Vitale.
A chi dal pubblico ha chiesto dove si troveranno le risorse per tutte queste nuove idee, ha risposto il gruppo che sta lavorando sul Bilancio e l’Economia, che in attesa di conoscere le prossime modifiche di legge che toccheranno bilanci e tasse locali, ha affermato: “In attesa di capire che risorse statali saranno disponibili e come varieranno le leggi, va detto che un ente dipende certo dalle erogazioni dello stato centrale, ma ha anche risorse proprie con cui affronta ogni anno spese correnti sulle quali è necessario un ragionamento –ha spiegato Paolo Molteni– Intervenire sulla qualità della spesa che il comune porta avanti e migliorare la propria capacità progettuale, sono cose fondamentali”.
Dunque il percorso elettorale della nuova Lista Civica si è presentato ufficialmente alla cittadinanza, e il messaggio è chiaro: “se vuoi cambiare la nostra città, partecipa e non delegare” si è ribadito più volte durante la serata che ha fatto emergere come Carugate In Movimento, si abbia raccolto la delusione di molti (nda: tra il pubblico, oltre ad esponenti di associazioni e del mondo del volontariato, anche volti della politica passata sia del centrosinistra che del centrodestra). “La novità di questa civica è che costituisce un patto tra persone che hanno a cuore il paese –ha spiegato Angelo Lamperti– dove mettere la propria faccia abbandonando i simboli, significa mettere al primo posto l’essere cittadini” .