CARUGATE
CORDOGLIO PER LA MORTE DI PRIMO PREZIATI. FU ASSESSORE NEGLI ANNI “80 PER PIU’ MANDATI

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E’ morto nel sonno Luigi Primo Preziati, classe 1938, sposato e padre di due figlie ma in realtà parte di una famiglia più grande, come quella della comunità Carugatese, che lo ricorda ancora con affetto ripensando agli anni in cui fu assessore al Bilancio, Commercio e Vigilanza Urbana per più di un mandato nella Giunta Grimoldi e poi in quella Ortolina degli anni “80.

Preziati era stato negli anni un riferimento in diversi contesti della vita cittadina, rivestendo ruoli di grande rilievo nella Cassa Rurale Artigiana e nell’ Azienda Farmaceutica Comunale, di cui fu presidente. Nonostante l’età avanzata, se n’è andato all’improvviso giovedì 5 novembre, di notte, nel silenzio, dopo aver fatto le stesse cose di sempre per l’ultima volta. Per questo la sua scomparsa ha gettato ancor più sconforto nella sua famiglia e tra quanti lo hanno sempre portato nel cuore. Tra tutti, vi è proprio l’ex sindaco Vincenzo Ortolina, che come primo cittadino di Carugate lo riconfermò tra gli assessori più competenti, e lo ebbe tra i suoi amici più cari.

Alla penna di Ortolina abbiamo affidato un ricordo di Luigi Primo Preziati, la cui scomparsa aggiunge cordoglio ad un 2015 che verrà ricordato per gli illustri addii, come quello del Maestro Alfredo Tornaghi. 

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Ho un certo pudore a parlare di Luigi Primo Preziati che ci ha lasciati, perché “Primo”, uomo generoso, è stato un mio grande amico. Per certi versi, “il” mio amico. Che ho conosciuto per via della politica. 

Di lui ho un paio di ricordi particolarmente vividi. Quando, correvano gli anni ’70 del secolo scorso, venne a casa mia, una domenica mattina, cercandomi quale piccolo “boss” (nella versione decisamente positiva del termine, sia chiaro) della Democrazia cristiana locale, ovvero quale segretario del partito, per dirmi che voleva impegnarsi, lui, che in un certo senso veniva da un altro mondo, in politica, appunto, aderendo a quello che veniva allora un poco semplicisticamente definito il “partito dei cattolici”. E quando, a santo Stefano del 1981, mi chiamo’ verso l’una del pomeriggio, mentre stavo festeggiando il Natale da una delle mie sorelle, fuori paese, per annunciarmi che “Cesare e’ morto”. Cesare Grimoldi, il sindaco da me fortemente voluto, nel partito, per le elezioni di due anni prima. Io ero un suo assessore (così come Primo), ma mi ero preso, giusto a dicembre di quell’anno, qualche settimana di ‘aspettativa ‘informale’ per importanti impegni familiari. Nessuno, quella settimana, aveva osato informarmi  su quanto stava accadendo al mio “prestigioso” predecessore.

Conoscendomi anche piuttosto distratto, Primo era del resto, da sempre, anche il mio prezioso “informatore”, mi forniva cioè, spesso in anteprima, notizie importanti in qualche misura collegate al mondo della politica. Mai si trattava di pettegolezzi, in ogni caso. Perchè Luigi Primo Preziati era una persona seria. Che si è data anche alla politica senza mai minimamente pensare a tornaconti personali. Ma soltanto perché aveva una grande ‘passione civile’. Ha fatto il pubblico amministratore (anche se forse il suo ruolo più prestigioso è stato quello di giudice conciliatore), l’assessore, prima con Grimoldi, poi con me, con grande impegno, grande intelligenza, grande dinamismo, grande serietà, appunto. E anche con una certa ‘pignoleria’, decisamente utile, a me pare, al “sistema”. Amministratore ma pur sempre anche politico appassionato, che si ‘scaldava’ molto, nei vari confronti.

Era il mio informatore, nel senso più positivo del termine, dunque, ma insieme anche, in qualche misura, il mio “consigliere”. Cosi che, per esempio, quando ha incominciato a seguire via web le sedute del consiglio della Provincia di Milano da me allora presieduto, non si esimeva, talvolta, di chiamarmi sull’istante (via cellulare) per fornirmi direttamente consigli sulla gestione dell’assemblea in corso. Gli ultimi anni, lunghi, l’hanno visto, lo sappiamo, in difficoltà non banali in tema di salute. Io sono convinto in proposito che i problemi di vista, per uno come lui, così appassionato col personal computer (termine già quasi in via di superamento), sono quelli che l’hanno fatto soffrire di più. Ció non ha impedito a noi due di tenerci abbastanza frequentemente in contatto. Via telefono, sms, mail (e non solo). Strumenti, questi, coi quali ha continuato pertanto a tenermi “informato” e a commentare le notizie e i fatti politici di comune interesse .

Mi mancherà, Luigi Primo Preziati. Mi mancherai, Primo. Oddio, quanto mi mancherai! Ho una convinzione, in ogni caso. Senza voler approfondire la delicata tematica riguardante il cosiddetto “aldilà”, io mi limito a riportare la mia convinzione che, in ogni caso, da qualche parte e in qualche modo, di Primo (e di tutti quelli che ci hanno lasciato), sopravvive come minimo un residuo di “identità”. Che a lui non mancava certo. E che ricomprendeva anche una robusta capacità di fare intelligente ironia, che ho sempre apprezzato.

Vincenzo Ortolina