BRUGHERIO (gallery)
“COMPRIAMO UNA MONGOLFIERA”. APPELLO DELLA COMPAGNIA DOPO L’ IMPRESA FRANCESE TRA SOGNO E FIABA

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Solo pochi giorni prima che gli attentati di Parigi oscurassero la Francia coprendola di terrore, morte e guerra, in una meravigliosa giornata di sole si Copia di 533409154dab9dd5e7b023688bafaea6levavano in aria 56 splendide mongolfiere “e il cielo francese sembrava un prato fiorito di colorati palloni aerostatici”.

Cinque brugheresi in missione francese per conto di un sogno
A raccontarcelo sono Raimondo Messina e Roberto Pirruccio, due dei cinque impavidi brucheresti della Compagnia della Mongolfiera, partiti d’istinto alla volta di Le Puy En Velay con un sogno: poter volare al 33° raduno internazionale delle mongolfiere, uno dei meeting più importanti del settore. Così eccoli pronti: Pirruccio, Messina, Maino, Bella e Di Nardo, quattro dei quali con la speranza di celebrare il battesimo del volo in aerostato. Da Brugherio si è mosso un van bianco inconfondibile, carico di tutto: valigie, abiti del 700, speranze, passione, un sogno da realizzare, un po’ di incoscienza, e qualche regalo da portare in dono all’amministrazione della cittadina francese gemellata, compresa l’anteprima del foulard celebrativo dei 150anni brucheresti. “Ma la mongolfiera quella no, non l’avevamo purtroppo –ha spiegato Pirruccio- Quindi la missione verso Le Puy era davvero di quelle quasi impossibili”. 

430d229a52bfab77a0c198528b5f8643Va detto che una base per questo viaggio-avventura totalmente finanziato dai cinque amici di tasca propria, c’era, ed era costituita dall’appoggio fondamentale avuto sia dall’ Assessore alla Cultura Laura Valli, sia da Elena Peraboni dell’ Ufficio Scambi Culturali del Comune, che di recente era proprio stata a Le Puy (qui) con un gruppo di cittadini. Conoscere Jean Marque Guerin, organizzatore del meeting per mongolfiere, riuscire a volare pur senza mongolfiera, stringere contatti per portare a Brugherio un’esperienza simile, farsi ricevere dalle autorità locali… Obiettivi chiari per la missione della Compagnia, ma nessun contatto e pochi giorni a disposizione.

Missione compiuta
Ci siamo presentati nel municipio di le Puy e abbiamo fatto un’improvvisata all’italiana alla Vicesindaco Huguette Portal –hanno raccontato- il tempo di scambiare qualche parola e alla fine sembrava fossimo amici da sempre”.  Ecco come inizia l’avventura dei cinque brugheresi in quel di Le Puy. Una volta entrati nel cuore delle autorità tra una risata e un racconto, la Compagnia della Mongolfiera si è ritrovata tutte le porte aperte, comprese quelle di un’antica e famosa distilleria francese, nella quale si sono recati in abiti del 700, come accade per le rivisitazioni storiche in Villa Andreani a Moncucco. Da lì in poi si sono susseguiti inviti a cena, conoscenze illustri come quella della Vicepresidente della Provincia Corinne Congalues e con il responsabile del Comitato Scambi Internazionali Marc Jousseranad, e con Madame Michelle, che a suo tempo aveva consentito e agevolato il gemellaggio tra Le Puy e Brugherio. “Praticamene ci hanno adottati –scherzano Messina e Piruccio- ma da lì il passo per conoscere Jean Marque Guerin è stato breve, e una volta stretto il contatto, siamo riusciti a partecipare a questo 33° meeting delle mongolfiere, un nostro sogno già lo corso anno, poi svanito, e quest’anno finalmente compiuto. Così, semplicemente, senza iscrizione, senza mongolfiera, ospiti su altri palloni aerostatici per voli di almeno due ore in un cielo splendido”. Missione compiuta quindi per la Compagnia, o almeno questa, perché si sa che la passione sposta ogni volta più lontano l’asticella dei limiti.

Rinforzare il gemellaggio, organizzare un grande evento e… comprare una mongolfiera
“Vogliamo riallacciare i rapporti tra le istituzioni delle due città, ma soprattutto tra le associazioni
–raccontano i brugheresi- inizialmente il gemellaggio era concepito come scambio continuato tra gruppi operanti sul territorio. C’erano realtà sportive, di soccorso, culturali e i rapporti erano costanti. Noi vogliamo che si recuperi questo aspetto, e dato che entrambe le città hanno due realtà fortemente legate alla mongolfiera, forse è ora di tornare a fare qualcosa insieme”.

Ed ecco dov’è finita l’asticella dei limiti del possibile: molto lontano, precisamente là dove sta il prossimo desiderio della compagnia:Vogliamo 2e0ee46279027e4411a420f85182ffefcomprare una mongolfiera. E’ un sogno, forse un’impresa, ma ci stiamo già attivando –hanno raccontato- Sarebbe bello se il Comune stesso potesse rendere onore alla sua storia e al primo volo italiano in mongolfiera del Conte Andreani, facendosi carico dell’acquisto, ma ciò non significa che non si possano battere altre piste come quelle delle sottoscrizioni, o dell’intervento di un privato che si prenda a cuore la causa”.

L’appello dunque è lanciato, e tanto se ne sentirà parlare da qui in avanti ad ogni evento cui la Compagnia presenzierà, fino ad arrivare alle grandi manifestazioni per i 150 anni, che conoscendo le menti sempre in movimento di questi amici appassionati del volo, non saranno di poco conto: “Stiamo lavorando sulla possibilità di riprendere un raduno di mongolfiere qui a Brugherio sulla scorta di quello di le Puy, invitando ovviamente gli amici francesi –hanno rivelato- nel frattempo abbiamo in programma la pubblicazione di un piccolo racconto di Fulvio bella proprio sulla Mongolfiera e sul Conte Andreani”. 

Intanto domani domenica 22 novembre, durante la festa a San Damiano, l’aerostato di Piero Poratti si alzerà in volo con tutti i brugheresi piccini e grandi che vorranno provare il brivido del pallone aerostatico, che già dal nome evoca storie, avventure, fiabe e magia, come quella che lega la città dove per la prima volta si è alzata una mongolfiera in Italia, con la cittadina francese vicino alla quale i fratelli Montgolfier hanno volato per la prima volta in assoluto nella storia.