Non bastano 40 minuti alla pari con la seconda forza del campionato ad una Castel che, nonostante lo strapotere fisico del Sistema Rosa Pordenone, si trova costretta a cedere i due punti in palio al palasport di Pessano soltanto nelle battute finali, dopo una gara estremamente combattuta e per lunghi tratti spettacolare.
Per le ragazze di coach Puopolo il confronto si presentava difficile già alla vigilia, contro una squadra che ha centimetri, talento e può schierare in campo 3 dei migliori prospetti italiani, atlete di livello europeo come il play Rachele Porcu, il pivot Lorela Cubaj, classe 1999, e soprattutto la “all-around player” Sara Madera, incredibile quindicenne di 186cm che chiuderà la sfida da migliore in campo dopo una gara da 19 punti e 11 rimbalzi.
Nella prima frazione un’incontenibile Michela Frantini (22 punti tirando col 50%) trascina la Castel avanti di 8, subito recuperati dalla vena di Elena Castello (15 punti con un ottimo 7/9 dal campo per lei) fino al 20-18 con cui si chiude il primo quarto. Poi un piccolo calo di tensione e la bravura delle lunghe di Pordenone a trovare soluzioni nei giochi “alto-basso”, costringono le carugatesi a dover recuperare all’intervallo (32-39).
Ma le carugatesi hanno i mezzi per potersi rialzare e grazie all’esperienza di Stabile (ancora un match da incorniciare per il prezioso play, condito da 13 punti, 50% al tiro, 5 palle recuperate e 4 assist), alle soluzioni di Koufogianni (11+7) e soprattutto alla verve e i contropiedi di Ruisi (11 punti, 5/6 dal campo), mantiene la gara appesa a un filo, tanto che nell’ultimo quarto le biancoazzurre portano nuovamente la testa avanti e le ospiti rischiano in più di una occasione di subire il break decisivo.
Sul 70-68, con due minuti ancora da giocare, la Castel non sfrutta due azioni offensive importantissime per allungare e viene immediatamente punita. Sul fronte opposto, infatti, Pordenone, a 90” dalla fine pesca una incredibile tripla con fallo per un potenziale gioco da 4 punti. Il seguente tiro libero realizzato ribalta il punteggio, ma soprattutto è un macigno psicologico per le carugatesi che non troveranno più la via del canestro. Le friulane ne approfittano e consolidano il loro vantaggio fino al 70-76 finale.
Un match equilibrato, dunque, che entrambe le squadre avrebbero meritato di vincere: l’ha spuntata Pordenone, grazie ad un po’ di fortuna e ad una prestazione notevole sotto le plance (a rimbalzo il confronto dice 45 a 30 per le ospiti). Ora per la Castel la missione impossibile sul campo della capolista Broni prima di un match decisivo in chiave salvezza, con il fanalino di coda Bolzano che sarà ospite al PalaPessano il 22 novembre.
GIORGIO BACCHIEGA