Grazie ad un bando regionale a cui il Comune ha partecipato a luglio, Segrate si è aggiudicata 450mila euro per l’edilizia residenziale pubblica, con i quali potrà sistemare 80 delle 116 case comunali.
Regione Lombardia ha infatti ritenuto che questi alloggi rispondano ai requisiti necessari per il finanziamento, che servirà per lavori di parziale ristrutturazione, come sostituzione di caldaie, rifacimento e messa a norma degli impianti, sostituzione di tapparelle e infissi per migliorare l’efficienza energetica e in alcuni casi anche la ristrutturazione completa dei servizi igienici.
“Un risultato che riempie di soddisfazione – ha commentato Manuela Mongili, vicesindaco con delega alla Casa – Grazie all’ottimo lavoro svolto dagli uffici con i consistenti fondi erogati potremo immediatamente sistemare e quindi assegnare, sulla base della graduatoria, i 5 alloggi comunali che attualmente erano sfitti perché in condizioni di inidoneità alloggiativa, e rispondere così con prontezza alle esigenze dei cittadini in difficoltà. Saranno quindi eseguiti gli interventi di manutenzione straordinaria sui 75 alloggi già occupati, in modo da adeguarli alla normativa vigente in tema di impianti e certificazioni, e da migliorarne l’efficienza energetica favorendo così anche la qualità di vita degli occupanti”.
Gli interventi si pongono infatti su due linee. Una prima riguarda il recupero delle case non ancora assegnate, nell’ambito delle quali il Comune di Segrate ha proposto la sistemazione di 5 alloggi in via Amendola e Cellini, ottenendo 75mila euro di finanziamento. La seconda linea è relativa alla riqualificazione di appartamenti già messi a disposizione dei cittadini, per le quali Segrate ha ottenuto 375mila euro per lavorare su 75 alloggi che si trovano nelle vie Olgetta, Monzese, Amendola, Cellini, Circonvallazione, Rivoltana, Cassanese, Roma.
E proprio relativamente alle case di via Roma, Sel Segrate aveva fatto notare tempo fa quale fosse la situazione di degrado. “Abbiamo segnalato al Comune la recinzione scadente e a rischio crollo di questi alloggi del Comune, chiedendo che fossero sistemati e messi in sicurezza” spiega Pino Di Marzo. Il finanziamento ottenuto servirà proprio a interventi come questo, che migliorino la qualità delle case messe a disposizione delle fasce deboli della popolazione.
Sarà quindi possibile per l’Amministrazione agire sul 70% circa degli appartamenti patrimonio del comune, ma il Vicesindaco Mongili sollecita comunque Aler, che possiede sul territorio comunale numerosi immobili di edilizia residenziale pubblica, a riqualificare anche gli alloggi di suo possesso, dei quali spesso i cittadini si lamentano: “Il programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica ha messo a disposizione di Aler ingenti fondi per interventi di manutenzione straordinaria su alloggi Erp, nonché per la rimozione di amianto dagli edifici, e la videosorveglianza per garantire la sicurezza in zone ad alta tensione sociale. Chiediamo ad Aler di attivarsi per non lasciarsi sfuggire queste opportunità. Il nostro Comune è sempre stato ed è tuttora disponibile al dialogo per mettere in atto tutte quelle soluzioni, anche congiunte, che possano migliorare la risposta del nostro territorio alle esigenze abitative delle fasce più deboli“.