Dall’inizio dell’anno la Città Metropolitana di Milano ha sostituito la vecchia provincia, e ciò ha significato cambiamenti e riordini amministrativi notevoli. Questo ha portato i Comuni a dover affrontare delle situazioni non facili per riuscire a mantenere certi servizi per i cittadini.
È il caso del mancato finanziamento per il supporto educativo per minori con disabilità sensoriale e per i ragazzi con disabilità che frequentano le scuole superiori, prima coperto dalla Provincia e ora teoricamente di competenza della Città Metropolitana. Ne parliamo con Chiara Fiocchi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pessano con Bornago, che per prima ha denunciato la situazione, evidenziando la scelta della propria Amministrazione di supplire alla mancanza della Città Metropolitana.
“Prima la Provincia si faceva carico del supporto educativo scolastico e del trasporto degli studenti con disabilità– spiega l’Assessore- La Città Metropolitana ha dei grossi problemi e non ha ancora approvato il bilancio. Non è in grado quindi di garantire almeno per ora questo servizio”.
Ciò significa che non sono stati ancora stanziati i soldi per questa finalità. “La Provincia destinava 3500 euro all’anno al supporto educativo degli studenti delle scuole superiori, e in più venivano garantite alcune ore settimanali di affiancamento di un educatore agli studenti. In modo informale la Città Metropolitana, non avendo ancora approvato il bilancio, ci ha fatto sapere che anche se troveranno la copertura per questa voce, probabilmente non saranno garantiti i servizi base”.
Con l’inizio della scuola il tempo stringeva, e continuando la pressione politica nei confronti dell’Ente superiore, le varie Amministrazioni si sono rimboccate le maniche. “Per quanto riguarda i minori con disabilità sensoriale sono state trovate delle risorse nel bilancio del distretto– continua Fiocchi– Ma per le scuole superiori il discorso è più complesso. Ogni Amministrazione ha dovuto cercare risorse nel proprio bilancio, andando oltretutto ad agire su una competenza non propria, creando una forzatura”.
Così il Comune di Pessano con Bornago ha scelto di fare economia su alcuni capitoli, riuscendo a trovare 21mila euro da destinare al supporto dei ragazzi con disabilità. “Questa era una competenza della Provincia, ora della Città Metropolitana e come Comune non potremmo agire su competenze non nostre. Nella scelta di supportare spese teoricamente non nostre, ci siamo tutelati mettendo in mora la Città Metropolitana” conclude l’Assessore.
La Città Metropolitana è quindi rea di non aver garantito un servizio per i propri cittadini, rendendo necessario l’intervento dei singoli Comuni, e dovrà rispondere di questa mancanza ora che è stata messa in mora e sono diventate possibili conseguenze giudiziarie.