“Preferisco i romanzi rosa, le storie d’amore, le emozioni e i sentimenti, mi piace che i miei romanzi abbiano un significato”. Si racconta così la scrittrice di Gessate Franca Turco, quarant’anni quest’anno, che venerdì 9 ottobre ha presentato il suo nuovo romanzo “La casa dallo steccato rosa“, grande risultato con cui è approdata al XXVIII Salone Internazionale del Libro di Torino 2015.
Ogni successo viene raggiunto solo con determinazione e una forte passione, e la storia di Franca non è un’eccezione. “Ho iniziato molto presto a scrivere, ma molte delle cose che scrivevo rimanevano incomplete” racconta l’autrice, che parla di un amore per la scrittura costante nella sua vita ma rimasto a livello embrionale fino all’inizio della sua gravidanza. E’ proprio durante questo periodo molto speciale e inteso di pensieri, che la Turco ha dato vita al suo primo romanzo “L’eco del vento” (2011).Nonostante questa passione abbia atteso un po’ per mostrarsi in tutta la sua grandezza, il cammino di Franca verso il successo era già segnato e preceduto da una vasta formazione. Laureata in Lettere Moderne presso l’Università di Torino, ha seguito un corso per redattori editoriali che ha seguito la frequentazione di corsi di dizione, recitazione e doppiaggio.
Poi allo sbocciare di una nuova vita, come detto è nato il primo dei suoi tre romanzi, seguito a ruota da “Il figlio dei diamanti” (2013), opera che aveva iniziato a scrivere negli anni ’90 che ha poi “ripreso dal cassetto”, come afferma lei stessa, grazie ad un momento di nuova ispirazione. Ogni romanzo della scrittrice gessatese è diverso dall’altro, ma il processo creativo è il medesimo. “In generale parto dall’ambientazione e i tre romanzi hanno ambientazioni diverse. Dopo di che inizio a pensare ai personaggi principali e alle vicende che voglio raccontare. Infine cerco di dare un significato alla storia” spiega.Per riuscire a conoscere davvero Franca Turco bisogna addentrarsi, però, nella lettura del suo ultimo romanzo. “La casa dallo steccato rosa“, è infatti secondo lei molto diverso da quelli precedenti, in cui ora non ritrova nulla di se stessa. “C’è qualcosa di me in questo ultimo lavoro, sparso nei vari personaggi principali. E’ il romanzo in cui mi sono esposta di più” racconta.
Tanti sogni dell’autrice di Gessate nativa di Torino, si sono avverati dunque, ma quello di vivere di scrittura è ancora molto complicato da raggiungere. “Gli scrittori che vivono di scrittura in Italia non esistono -commenta- Riuscirci mi sembra quindi un po’ troppo difficile, ma ci provo comunque. E nel frattempo oltre a scrivere romanzi faccio anche la correttrice di bozze per autori emergenti.”
Continuare a provare è la chiave per riuscire a realizzare ciò che si desidera, e questo è il consiglio che l’autrice vuole dare a tutti i giovani scrittori della Martesana che desiderano raccontare le proprie storie: “Non bisogna mai perdere la passione per la scrittura, bensì coltivarla, perché è una vera fortuna. Quando si ha una storia in mente non bisogna fermarsi lì ma si deve curare la forma dell’opera e soprattutto la promozione.” Parole che devono essere di ispirazione per chi vuole vivere la propria vita scrivendo storie su fogli di carta.
GIULIA M. VERGANI