Gessate
a passo spedito verso la realizzazione delle nuove varianti.
Dopo l’annuncio in conferenza stampa dell’Assessore regionale alla Mobilità Alessandro Sorte (qui), in cui dichiarava che la Regione era pronta a destinare una parte di risorse alla viabilità gessatese, ieri anche la Città Metropolitana si è messa a disposizione per valutare gli interventi.
Durante un tavolo a tre con il Sindaco Giulio Sancini e lo stesso Sorte, il Consigliere Delegato alla Mobilità e Viabilità di Città Metropolitana Arianna Censi ha ammesso l’evidente necessità di un cambiamento della viabilità in alcune zone di Gessate. I compiti che l’ente sostitutivo della Provincia si è assunto in questa prima fase sono essenzialmente due: in primo luogo si farà carico della fase di progettazione delle nuove varianti alla S.P. 216 e alla S.P. 176, in modo tale da poter in un secondo momento valutare in maniera concreta quale sia l’ammontare dei costi che queste opere dovrebbero avere; e in secondo luogo si impegnerà a recuperare i soldi della fideiussione che la società Gercom spa (realizzatrice del Centro Commerciale La Corte Lombarda) aveva messo a garanzia della costruzione della variante alla S.S. 11, ma che mai sono arrivati.
“Spero che finalmente sia la volta buona per noi – ha dichiarato Sancini – non mi importa delle lotte partitiche e politiche, io mi auguro solo che questa sia la volta buona e sono fiducioso. L’impegno preso da Regione Lombardia ci ha dato la possibilità di risederci ad un tavolo e discutere di sicurezza e viabilità a Gessate.”
Altro fronte è invece quello della variante alla S.S. 11. Dopo i disordini del primo giorno di cantiere i lavori proseguono, nonostante i malumori del Comitato Civico. “Per quanto riguarda la variante alla S.S. 11 – prosegue Sancini – io appoggerò in tutte le sue iniziative il Comitato Civico perché sono contro quest’opera come ho sempre detto e ridetto in tutte le sedi. Quello che per ora però posso fare è sincerarmi che i lavori proseguano in sicurezza ed essere pronto a intervenire nel caso in cui questa debba venire meno, come già successo il primo giorno di cantiere.”
MATTEO OCCHIPINTI