Non è una novità, ma forse adesso è davvero ufficiale. Angelo Rocchi, Sindaco di Cologno, aveva già spiegato tempo dietro (qui), di come la sua Giunta stesse prendendo una strada ben precisa, che ripartisce con i tecnici le diverse competenze, e che ai tecnici rimanda parte delle interpellanze o mozioni arrivate al Presidente del Consiglio e al primo cittadino, di modo da portare in seduta consiliare solo questioni di rigoroso interesse politico e amministrativo, come indicato nel articolo 24 del Regolamento Comunale. Nella stessa ottica va inserita anche l’indicazione del Primo Cittadino, ad aumentare le responsabilità e gli atti firmati dai dirigenti: “La Giunta fornisce indirizzi ai dirigenti stessi che poi provvedono direttamente con l’atto di propria competenza, che è la determinazione -ha spiegato Rocchi- […] Ecco perché gli atti di questa Giunta sono meno numerosi di quelli delle passate Amministrazioni. […] Ribadisco la necessità di rispettare autonomie e competenze: fare non vuol dire intromettersi nel lavoro degli uffici, come invece fa chi usa certa politica come un teatrino. Questa Giunta traccia il percorso. Sono poi dirigenze ed uffici a tradurne in pratica le indicazioni”.
E’ proprio durante l’ultima seduta della Capigruppo che il Sindaco e il Presidente del Consiglio Della Vella, hanno illustrato questa nuova fase della politica amministrativa, ribadendo come i temi fondamentali e pregnanti vadano ovviamente discussi in Consiglio Comunale previa accordo, per evitare perdite di tempo e conseguenti sprechi di denaro: “Come avevo già spiegato in precedenza, il regolamento ha alcune sfaccettature -ha sottolineato Angelo Rocchi– e noi ci siamo basati sullo scritto interpretativo della segreteria per evitare incomprensioni e usare male le istituzioni, come è stato fatto sino ad ora a causa di alcune usanze tipiche colognesi”.
LA REAZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO
Una cernita alla base dunque: alcune problematiche finiranno sul banco del consiglio, altre verranno inoltrato agli uffici e la risposta verrà da lì entro i tempi stabiliti. Una procedura per snellire le sedute comunali fiume e non far scattare l’erogazione di ulteriori gettoni di presenza. Davanti a tutto questo è scattata immediata la reazione del Partito Democratico, che sia nel Capogruppo Giovanni Cocciro che nel candidato Sindaco Alessandro Del Corno ha subito puntato i piedi: “E in base a quale criterio il Sindaco e il Presidente del Consiglio deciderebbero se un’interpellanza merita la discussione in consiglio oppure no ? -ha sottolineato Del Corno- delegare alla sindacabilità dei tecnici lo stabilire se una mozione o interpellanza abbia valore politico amministrativo oppure no, è molto molto grave. Tutto viene sottoposto ad un giudizio soggettivo, con un’interpretazione del regolamento rigida e discutibile sulla quale ci riserviamo il diritto di intraprendere azioni anche di rilievo. Questa scelta limita il ruolo dei consiglieri e svilisce la funzione del consiglio comunale. Non è mai accaduto nella storia politica di questa città”.
Intanto è stato fissato il primo dei prossimi consigli comunali, convocato su sollecitazione della minoranza per il 26 ottobre, in seduta straordinaria, e in elenco compaiono l’ o.d.g. firmato dalle opposizioni sul risanamento di Cologno dall’amianto, una mozione del capogruppo Corradino (Lega) sul contrasto alla diffusione della teoria Gender nelle scuole cittadine, e la mozione del consigliere Chiesa (Lega) sul biglietto unico ATM. “Io avevo presentato una mozione per discutere dell’infrastruttura del centro cottura per le scuole e sulla sua gestione finanziaria -ha spiegato Del Corno- Questa non è passata, quella sui Gender invece è stata considerata di maggior valore politico e amministrativo. Quindi si ripropone il problema: non possono scegliere loro ciò che a valore politico e ciò che non lo ha, negando la discussione e rimandando ai tecnici una risposta che comunque dovrebbe arrivare dal Sindaco o da un suo delegato”.
LA REPLICA DI ROCCHI E L’ATTACCO DEL CAPOGRUPPO COCCIRO
Ma dalla sua il Primo Cittadino ha la sicurezza di un regolamento, che seppur interpretato in modo severo, sostiene questo nuovo corso politico: “Abbiamo dimostrato di saper prendere in mano la situazione politicamente, siamo compatti e applichiamo il regolamento -ha continuato Rocchi- il resto sono quisquilie diffuse strumentalmente da chi non ha mezzi e capacità per fare opposizione seria e costruttiva”. A questo replica il capogruppo PD Giovanni Cocciro, che sposta l’attenzione sul quanto starebbe avvenendo all’interno della maggioranza, a seguito della dipartita della Civica DI Cologno convogliata in Fratelli D’Italia; uno smottamento che sarebbe la vera causa di quello che a sinistra è stato definito più volte “immobilismo“: “Stallo che non è dovuto ad un maggiore lavoro dei tecnici come viene detto, ma al fatto che a distanza di oltre quattro mesi dall’insediamento, tutte le commissioni, essenziali per i lavori amministrativi, siano da rifare in base ai nuovi assetti di maggioranza. Il loro braccio di ferro interno sta paralizzando i lavori e pagheranno i cittadini per questo”. Intanto il 30 novembre si dovrà discutere in seduta consiliare l’assestamento di bilancio, per tanto urge attivare quanto prima la Commissione dedicata, e dall’amministrazione fanno sapere che la programmazione dei lavori e in fase di stesura.
IL SINDACO APRE AL DIALOGO. DEL CORNO: “STANNO PROSEGUENDO I LAVORI DELLA GIUNTA SOLDANO”.
La Giunta Rocchi quindi si presenta risoluta e mostra i muscoli, impassibile e ferma sul nuovo corso politico cittadino: “Se le opposizioni non si fermeranno a sterili polemiche -ha chiuso il Sindaco– siamo apertissimi alla collaborazione e al confronto”. Ma le condizioni non sembrano favorevoli al momento.“Mi sembrava di aver capito in campagna elettorale dalle parole del Sindaco, che tutto fosse da rifare -ha concluso Del Corno– bhè, inc questi mesi di nuova Giunta non ho visto altro che firme su protocolli e inaugurazioni di lavori e opere avviate dalla vecchia amministrazione, dalla scuola di Via Volta alla fibra ottica sino ai lavori per glia argini del Lambro o alle bici elettriche. E’ invece tutta farina del loro sacco l’aumento delle tasse, e l’eliminazione delle detrazioni per i lavoratori autonomi con un reddito inferiore ai 14.000 euro.”
Il clima sembra tutt’altro che pronto ad una collaborazione fattiva.