Esattamente una settimana fa è partita ufficialmente per i ragazzi delle terze liceo classico dell’ ITSOS Marie Curie, l’esperienza come guide turistiche frutto della collaborazione stretta dalla scuola con l’amministrazione comunale (qui). “Con questo protocollo abbiamo voluto rendere strutturale una collaborazione che riteniamo strategica ed efficace –ha dichiarato l’Assessore Rita Zecchini, molto soddisfatta del lavoro svolto dai ragazzi- Infatti la conoscenza e la comprensione del patrimonio culturale rappresentano un contributo fondamentale per la formazione dei giovani studenti, promuovendo un rapporto maturo e consapevole con il proprio territorio e le sue risorse culturali”.
E la partenza è stata di quelle importanti, con la presentazione ai turisti e cittadini incuriositi, della storica dimora di Villa Uboldo, e dei quadri ora patrimonio del Museo del Risorgimento e della collezione della Fondazione Cà Ganda (qui). Emozione e tensione per i giovanissimi, che dopo aver ricevuto delle fotocopie illustrative della storica residenza di Ambrogio Uboldo, hanno autonomamente steso una presentazione e una relazione da presentare ai visitatori illustrandone le meraviglie.
“La proposta arrivata dalla scuola mi ha affascinato da subito anche se il mattino del primo giorno di guide ero agitatissima –ha raccontato Alessia, 17 anni– Dopo qualche difficoltà iniziale mi sono costruita una scaletta con le parole chiave e da lì è stato tutto in discesa. Ho legato ancora di più con la mia compagna di classe, e l’una completava e aiutava l’altra. E’ stato istruttivo, divertente, e mi ha aiutato a vincere l’ansia di parlare in pubblico che prontamente arriva durante le interrogazioni”.
Paura di non farcela, confronto con il pubblico, preparazione al lavoro. Sono tutte cose che i giovani studenti si portano a casa come esperienze e bagaglio personale, e che si rintracciano nel racconto di quasi tutti loro. “Sono molto colpita da questa esperienza di scuola-lavoro –ha spiegato Sara Peterlongo– Ero molto dubbiosa all’inizio, avevo poco tempo per prepararmi, mi sentivo insicura. Poi una volta presa confidenza con il lavoro è stato tutto più facile. Gioverà molto al nostro futuro”.
“Sono davvero contenta che la scuola ci offra queste esperienze, perché credo sia davvero importante capire come poter applicare nella vita di tutti i giorni quello che studiamo durante l’anno –ha commentato Vittoria Calabrese della 3ALC- in questo caso ho imparato davvero a gestire lo stress e a relazionarmi con persone molto più grandi di me”.
C’è chi si dice “entusiasta per aver saputo affrontare un pubblico di soli adulti e una situazione completamente nuova”, come Samuele Marangoni; chi si è sentito “molto responsabile” come Susanna Alzani, e chi è convinto che “non lasciare che la paura rovinasse quest’esperienza, sia stato fondamentale per la nostra crescita”, come ha detto Thomas Bonolina. Riccardo Calcaterra, 16 anni, è del tutto sorpreso invece: “Ho imparato che con la cultura si ha sempre qualcosa da dire, e sinceramente non credevo proprio di riuscire ad intrattenere così tante persone allo stesso tempo”.
Dunque, se “l’intento è di creare occasioni culturali ed educative tra gli studenti per l’intero periodo di permanenza nel sistema scolastico”, come ricordato ancora dall’ Assessore alla Cultura Rita Zecchini, allora pare proprio che l’obbiettivo sia stato raggiunto, e il percorso non è finito qui di certo. “Vogliamo promuovere un insieme coordinato di attività mirato alla valorizzazione culturale, ad ampio spettro, del territorio di Cernusco sul Naviglio –ha concluso l’Assessore- e nel contempo valorizzare l’accesso al sapere, alla crescita culturale e professionale degli allievi degli studi classici dell’ ITSOS”.