Cernusco a Expo
al padiglione Lombardia per riscoprire una sua vena culinaria vecchia di 500 anni.
L’idea parte dall’antico manoscritto del 1548 “Catalogo dell’inventori delle cose che si mangiano, delle bevande ch’oggidi s’usano” dell’umanista milanese Ortensio Lando, in cui viene descritta l’origine del raviolo. L’autore racconta in un passaggio: “Libista contadina lombarda da Cernuschio: fu l’inventrice di far raffioli avviluppati nella pasta, dispogliati detti da lombardi mal fatti”. Il primo a rinvenire il frammento di manoscritto è stato Luigi Frigoli, ex giornalista e ora scrittore, che pubblicò un articolo su Libista, la contadina di Cernusco, che balzò agli occhi del sindaco Eugenio Comincini.
Insieme all’assessore Ermanno Zacchetti decisero allora di iniziare un’opera di archeologia gastronomica per dare risalto a questa particolare scoperta. La storia della Libista era già stata presentata durante la scorsa fiera di San Giuseppe (video qui), ma ad accettare con entusiasmo la sfida di riscoprire l’antica ricetta tipica del raviolo lombardo e di reinterpretarla attraverso maestria e creatività culinaria, ci ha pensato lo chef Giancarlo Morelli che ha quindi realizzato il ‘Raviggiolo di Cernusco sul Naviglio’. Lo Chef, riprendendo la tradizione contadina di metà 500 ha infatti pensato una ricetta a base di grano saraceno, formaggio, lumache ed erbe di campo; un piatto semplice come doveva essere al tempo, fatto con i prodotti che la terra offriva. Una raffinatezza gastronomica presentata giovedì 22 ad Expo, dove Regione Lombardia ha messo a disposizione il proprio spazio gratuitamente per un evento così particolare, senza costi dunque, nemmeno per il brindisi conclusivo.
“L’iniziativa legata a Libista e al Raviggiolo – spiega il Sindaco Eugenio Comincini – mixa elementi leggendari e storici in un connubio ideale per consentire di creare un brand e un’azione di marketing territoriale: si tratta di un’occasione offerta alla città per riscoprire un dettaglio della propria storia ma anche e soprattutto per proporsi con idee innovative ed attrattive. La partecipazione a questo progetto dello chef Morelli, che per noi ha creato il piatto e che oggi ha reso possibile realizzare concretamente quello che era solo una suggestione, ha arricchito e reso ancor di più affascinante questo progetto che è solo al suo inizio. Da questo momento in poi, l’idea è quella di fare rete con ristoratori e pastifici locali per costruire insieme alla città una storia nuova, con le radici piantate nella nostra tradizione e lo sguardo rivolto a quello che Cernusco sarà domani”.
La storia di Libista e del Raviggiolo di Cernusco sul Naviglio è ora dunque a disposizione della città, delle sue realtà formative, associative e produttive-commerciali, affinché possano arricchirla con proposte e iniziative per far diventare Cernusco un centro di attrazione per coloro che amano la buona cucina tradizionale. Difficile dire se il Raviggiolo riuscirà a raggiungere la fama del vicino Gorgonzola, che ha fatto dell’omonima città una delle più conosciute in Italia, ma di certo si candida per essere una delle novità più interessanti per il futuro di questa città.
MATTEO OCCHIPINTI