CERNUSCO
LA CITTA’ OSPITERA’ QUATTRO PROFUGHI.PROGETTO DEL COMUNE, CARITAS E FARSI PROSSIMO

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Cernusco è pronta ad accogliere i migranti, quattro o forse otto i profughi attesi in città.

Da quando in estate l’emergenza migranti ha raggiunto cifre spaventose in tutta Europa, si è iniziato a pensare ad un progetto di accoglienza a Cernusco. La città, pur non essendo tra quelle individuate dalla Prefettura come idonee all’accoglienza di migranti, non avendo luoghi adatti alla loro permanenza (ci vogliono grandi edifici vuoti come scuole o palestre), ha deciso però di muoversi in maniera spontanea.

Grazie a un progetto condiviso tra Amministrazione comunale, Caritas cernuschese e la cooperativa “Farsi Prossimo”, nelle prossime settimane un piccolo gruppo di profughi (inizialmente non più di quattro) saranno ospitate in un appartamento di proprietà del Comune. “ Pur non obbligati a mettere a disposizione spazi da dedicare ai rifugiati e non avendo strutture di ampie dimensioni libere e fruibili, abbiamo pensato che fosse necessario come istituzione mettere in campo azioni concrete per dare una risposta agli appelli sul tema dell’accoglienza –ha  spiegato il sindaco Eugenio Comincini –  Siamo fortemente convinti che la nostra comunità sia da sempre sensibile a questi temi e disponibile nel fare la propria parte per il prossimo con iniziative a sostegno dei più fragili e deboli. Interpretando questo sentire comune e accogliendo l’appello rivolto alle Amministrazioni comunali sia dalle istituzioni civili che dal mondo religioso, abbiamo quindi deciso di fare la nostra parte. Pur piccola, certo, ma costruita con responsabilità e consapevolezza, nel pieno rispetto di chi accoglieremo e della nostra città”.

I profughi che arriveranno in città, non saranno solo ospitati nell’appartamento messo a disposizione del Comune: operatori e volontari di Farsi Prossimo e Caritas cittadina li seguiranno passo dopo passo dando loro supporto per l’ottenimento dei documenti, l’orientamento al lavoro, la frequenza di corsi di italiano e, più in generale, il sostegno per lo sviluppo di un progetto di autonomia e inserimento sociale. “In particolare, Farsi Prossimo si occuperà di fare da tramite con la Prefettura, che corrisponderà una diaria giornaliera di 33 euro per ogni rifugiato – ha spiegato Paolo Grassini, responsabile dell’area housing sociale della cooperativa Farsi Prossimo -. Il contributo servirà a sostenere le spese vive del progetto, le spese dell’alloggio e le spese di vitto”.

Consapevole della scelta coraggiosa il Sindaco ha poi voluto inviare una lettera aperta ai cittadini dove sono stati messi nero su bianco alcuni nodi fondamentali della questione, come per esempio la natura dell’immobile adibito ad accogliere i rifugiati. Qui di seguito il testo integrale della lettera.

MATTEO OCCHIPINTI

 

Care cittadine, cari cittadini, 
ormai da molto tempo e quotidianamente mass media, giornali e social network non fanno che riportare immagini e notizie che riguardano il tragico quanto straordinario fenomeno dell’arrivo in Europa di migliaia di rifugiati e profughi. Persone che fuggono da guerre e povertà, con la speranza di poter dare ai propri figli e a sé stessi un futuro migliore. Un desiderio che li spinge ad affrontare via terra e via mare viaggi estenuanti, consapevoli di poter trovare la morte invece che la felicità: ma appare a tutti evidente che chi decide di correre un rischio così alto è perché ha valutato ben più grave il restare in patria, con situazioni di guerra, violenza e fame evidentemente invivibili. Questo scenario drammatico a cui siamo costretti ad assistere e davanti al quale non è possibile né pensabile rimanere indifferenti ci interroga.

Dalle istituzioni ed organizzazioni civili come dal mondo religioso è arrivato l’invito, che suona come un vero appello, ad accogliere, aiutare e tendere una mano a famiglie, persone sole e bambini che arrivano nel nostro Paese, di passaggio o per rimanervi e qui cercare riscatto e nuova vita. Quanti cercano asilo politico per fuggire da situazioni catastrofiche non possono restare senza risposta.
Un appello davanti al quale
 la nostra Amministrazione non ha voluto rimanere indifferente perché fermamente convinta che, quando si parla di ragioni umanitarie e di richieste di asilo politico, non ci si possa esimere dal fare la propria parte.

Nel corso dell’estate abbiamo quindi iniziato un percorso condiviso con la Caritas cittadina per poter arrivare ad elaborare un progetto di accoglienza che ci permettesse di dare ospitalità a un numero limitato di profughi,
così da offrire loro adeguato accompagnamento durante la loro permanenza.
 

Questo progetto è costruito insieme alla Caritas cittadina e alla cooperativa Farsi Prossimo,
due realtà con decine di anni di esperienza nel campo dell’accoglienza e dei servizi alla persona che già si stanno occupando
di gestire l’emergenza profughi sul territorio di Milano e in altri comuni limitrofi.
 
La nostra Amministrazione ha predisposto un appartamento che può ospitare fino a un massimo di quattro persone.
L’immobile è di proprietà del Comune ed era da qualche tempo messo in vendita poiché alloggio isolato rispetto al resto del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica (case comunali) e poiché necessitava di ristrutturazione:
non essendo stato ancora venduto è stato scelto per poter costruire questo progetto di accoglienza.
 
Sono stati eseguiti alcuni lavori sull’impianto di riscaldamento e l’appartamento è stato ripulito e imbiancato, mentre è stato arredato con mobili messi a disposizione dalla Caritas. La Comunità Pastorale della nostra città
metterà a breve a disposizione
 
un secondo alloggio che potrà ospitare anch’esso fino ad un massimo di quattro persone.

I profughi che saranno accolti saranno seguiti passo dopo passo dalla cooperativa Farsi Prossimo la quale, oltre che fare da tramite con la Prefettura, riceverà una diaria giornaliera di 33 euro per ogni rifugiato accolto per gestire le necessità degli ospiti. È importante sottolineare questo ultimo aspetto per sgombrare il campo da sterili quanto inutili polemiche: questa Amministrazione non toglierà nulla ai cernuschesi e alla comunità, verso i quali sono confermati servizi e aiuti già previsti. La diaria che la Prefettura riconosce al soggetto attuatore del progetto – cioè la cooperativa Farsi Prossimo – serve a questa per sostenere le spese vive del progetto, le spese dell’alloggio e le spese di vitto; ai rifugiati sono riconosciuti (sempre entro i limiti della diaria pagata dalla Prefettura) 2,5 euro al giorno per le spese personali. I rifugiati accolti, d’intesa con la Prefettura, potranno essere impiegati anche in lavori socialmente utili o in piccole manutenzioni di spazi pubblici cittadini: sarà questo un modo con il quale le persone ospitate potranno in prima battuta aprirsi alla città che li accoglie.

Siamo fortemente convinti che la comunità cernuschese sia da sempre sensibile a temi quali l’accoglienza e la disponibilità nel fare la propria parte per il prossimo: molte associazioni e tanti volontari sono impegnati su questo versante. E lo hanno dimostrato più volte, partecipando a iniziative a sostegno dei più fragili e deboli. Interpretando questo sentire comune e accogliendo l’appello rivolto da più parti alle Amministrazioni comunali, abbiamo quindi deciso di fare la nostra parte. Pur piccola, certo, ma costruita con responsabilità e consapevolezza, nel pieno rispetto di chi accoglieremo e della nostra città.

Il Sindaco
Eugenio Comincini