Nonostante l’annullamento del Pgt ordinato dal Tar a Febbraio e la riconferma dell’intoccabilità delle aree del Golfo Agricolo sancita dal Consiglio di Stato a Maggio (qui), i lavori di costruzione della ormai famosa “variante Monzese” a Segrate, cominciati durante la campagna elettorale per volontà della giunta Alessandrini (qui), continuano anche con l’amministrazione Micheli.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, la variante sarebbe la bretella di collegamento tra Nord e Sud della città, pensata per alleggerire il traffico dei quartieri Rovagnasco e Villaggio Ambrosiano indirizzandolo sulla Cassanese attraverso la zona industriale di via Marconi.
I lavori sono quindi proseguiti con l’asfaltatura della strada e la costruzione di una rotonda, nonostante il Golfo Agricolo sembrasse essere salvo. Perché i lavori non sono stati bloccati? “L’Amministrazione Comunale non può bloccare i lavori senza conseguenze per le casse municipali e quindi per le tasche dei segratesi – spiega il Sindaco Micheli –Farlo, come hanno accertato legali e tecnici dell’Ente, avrebbe come inevitabile conseguenza per il Comune e per i cittadini doversi difendere da un’ingente causa per danni”.
L’INTERROGAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE: IL PGT E’ NULLO, PERCHE’ CONTINUARE A COSTRUIRE?
È di qualche settimana fa l’interrogazione del Movimento 5 Stelle segratese, che ha cominciato a circolare sul web ma non è ancora approdata in Consiglio Comunale. “Per ora la nostra interrogazione non è stata né ascoltata né ignorata, perché potrò esporla oralmente soltanto durante il prossimo consiglio comunale dedicato alle interrogazioni orali, probabilmente ad Ottobre” ha spiegato Diego Dimalta, consigliere del Movimento. “A vedere nostro e dell’avvocato che ha presentato il ricorso al Tar, poiché la sentenza del Tribunale Amministrativo relativa al Golfo Agricolo ha annullato il Pgt e tutti gli atti precedenti e successivi ad esso correlati, ogni atto amministrativo ad esso collegato è da considerarsi nullo -ha continuato- Quindi anche l’atto relativo al rapporto di lavoro dell’Amministrazione con la ditta appaltatrice è da considerarsi nullo. Le paure dell’amministrazione e dei privati relative alle penali a cui potrebbero andare incontro sono dal mio punto di vista solo delle scuse, perché ad oggi l’unica certezza è che il Pgt è nullo, fino a che il Consiglio di Stato non dirà il contrario”.
Secondo Dimalta l’atteggiamento più corretto sarebbe stato quello di fermarsi fino a Novembre, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato. “Come ci si comporterà quando e se il Consiglio di Stato confermerà la sentenza? Ci ritroveremo con una strada di fatto costruita senza autorizzazione. È di pochi giorni fa la notizia arrivata da parte di alcuni cittadini che ci hanno segnalato che la costruzione non si è fermata al primo tratto, ma andando oltre, con l’edificazione di un ponticello su una roggia -e conclude- Alla luce di tutto questo il comportamento dell’Amministrazione è da considerarsi illegittimo”.
MICHELI PENSA AL NUOVO PGT
In attesa del 3 Novembre, quando si avranno notizie da parte del Consiglio di Stato, la nuova giunta pensa ad avviare la riscrittura del Pgt. “Si tratta di un passaggio fondamentale per la tutela del nostro territorio saccheggiato negli anni dalle amministrazioni che ci hanno preceduto –ha detto Paolo Micheli– Scriveremo un nuovo Pgt che, come abbiamo messo nero su bianco nelle linee programmatiche, sarà incentrato su un modello di sviluppo sostenibile, rispettoso per l’ambiente e che non subordinerà le esigenze della comunità agli interessi dei privati. Lo sviluppo armonico della città e le indicazioni contenute nella recente legge regionale sul contenimento del consumo di suolo saranno la base della nostra politica urbanistica”.
La giunta sta quindi pensando ad uno sviluppo armonico della città, che inverta la rotta rispetto alle precedenti amministrazioni segratesi. “La bocciatura del Pgt ottenuta dai cittadini è l’emblema della sconfitta di quella politica incapace di ascoltare le istanze dei cittadini e delle associazioni – ha detto Roberto De Lotto, Assessore al Territorio– La gestione urbanistica di Segrate deve tornare a essere un punto di confronto fra tutte le realtà sociali locali in modo da sviluppare un Piano di Governo del Territorio trasparente e leale che indirizzi i bisogni attuali della città e di quella che andremo a progettare”.