Non si nasconde dietro nulla il candidato sindaco del PD Alessandro Del Corno, quando affronta di petto le problematiche sviscerate dal primo cittadino Angelo Rocchi nelle ultime settimane, particolarmente rispetto alla situazione di degrado trovata in alcune strutture pubbliche visitate di recente (qui).
Non cerca scuse il democratico e ammette come da tempo persistano situazioni di criticità in alcuni stabili, sui quali è stato complesso approntare programmazioni e interventi, perché vincolati ad un patto di stabilità che ha chiuso i rubinetti alle amministrazioni. Ciò su cui Del Corno mette dei paletti e i proverbiali punti sulle i, non è tanto il sopralluogo del sindaco, che definisce necessario e “lodevole soprattutto per un Sindaco che deve conoscere maggiormente il territorio, visto che sullo stesso non ha mai abitato”, quanto la risonanza mediatica e i toni usati nel denunciare lo stato delle cose da “permanente campagna elettorale”.
“E’ vero che nelle strutture visionate dal primo cittadino ci sono situazioni critiche -commenta il consigliere d’opposizione- è innegabile così come è altrettanto evidente che Cologno Monzese dal punto di vista della sua vivibilità, dei servizi erogati e della sua riqualificazione urbanistica, lo ripeto anche con tante problematiche, non è inferiore a tante altre città del nord Milano. Se i sopralluoghi e il clamore mediatico fossero stati puntati anche verso altro, sarebbe stato decisamente più obiettivo”.
E il candidato PD fa riferimento a tutte quelle opere realizzate dalla precedente amministrazione nei mandati trascorsi, dal nuovo Centro di Cottura di via Guzzina, alla nuova Tenenza dei Carabinieri di via Calamandrei, fino agli asili Nido di via Battisti e di via Taormina, e alla nuova Piscina scoperta di via Dalla Chiesa, così come le nuove arginature delle sponde del fiume Lambro e la scuola di Via Volta i cui lavori programmati dalla ex giunta Soldano sono ancora in fase di svolgimento.
Se il patto di stabilità ha influenzato la programmazione della precedente amministrazione, è vero che anche l’opera dell’attuale giunta è vincolata da questi limiti, tanto che i fondi per intervenire sulle criticità riscontrate non sono stati previsti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche “condizionato -ha concluso Del Corno- dagli stessi parametri normativi che ha dovuto fronteggiare la precedente Amministrazione. Certo, leggendo dei 680.000 euro circa destinati alla costruzione delle tombe, mi chiedo se non fosse questo tema da affidare ad una forte sinergia con i privati, assegnando loro questo onere girando quei soldi proprio verso le strutture da riqualificare”.
Dunque permangono i punti di vista diversi tra la visione del Sindaco Rocchi, e quella di Alessandro Del Corno. Laddove il primo cittadino conferma l’immagine di una Cologno da ricostruire da capo minata da problematiche e degrado, il consigliere PD ribadisce con forza l’immagine di una città che negli ultimi dieci anni ha subito un profondo cambiamento ed un’evoluzione verso standard di servizi elevati.