Quattro sono stati i solleciti inviati dalla Città metropolitana sia al Comune che al Comandante della Polizia Locale Alessio Bosco che alla Segreteria del Sindaco, tutti per ricordare l’invio tempestivo della documentazione utile per iscrivere la Protezione Civile di Cassina De’ Pecchi nel registro regionale. Nessuno ha sortito risposta, i termini per la presentazione sono scaduti, la sezione cassinese è rimasta esclusa dai giochi e sarà sospesa dal servizio sovracomunale per un anno.
E’ quanto è emerso dall’incontro tenutosi lunedì scorso con il Direttore del Settore Sicurezza Integrata, Polizia Metropolitana e Protezione Civile della Città Metropolitana di Milano, Avvocato Giulio Grandesso. Un incontro cui hanno presenziato anche il Comandante Bosco e il consigliere di opposizione Andrea Maggio. “Ho partecipato non solo perché mi trovavo in quella sede per lavoro, ma anche perché ritengo l’argomento di grande importanza per il paese di Cassina De’ Pecchi -ha riferito Maggio– un paese che manda a colloquio il Comandante Bosco come fosse un parafulmine pronto a giustificare e assumersi le colpe di quella che è un’evidente mancanza operata da questa amministrazione“.
Pochi spiragli paiono emergere da un futuro appello alla Regione, poiché il decreto regionale non lascia spazio a possibilità e parla di “termine perentorio” in merito alla data di consegna della documentazione, “pena la decadenza e automatica dichiarazione di non operatività del Gruppo di Protezione Civile” come spiegato da Grandesso.
“Questa sospensione è grave perché estromette la sezione anche da eventuali contributi e agevolazioni -ha concluso Maggio– oltre a limitarne l’azione ad un ambito strettamente locale. Ma forse è proprio qui che si voleva arrivare, a relegare l’unita di Cassina al solo intervento locale per far convogliare il grosso del servizio verso Bussero. Io intanto, ho chiesto e ottenuto la disponibilità della Città Metropolitana a tenere Corsi di Formazione per il gruppo di Protezione Civile, per continuare a valorizzare il Servizio e i volontari”.
Dura gestire questa situazione ai piani alti, ma il Sindaco Mandelli ribadisce con forza quanto affermato nella conferenza stampa della scorsa settimana (qui): “Siamo convinti di voler rilanciare la Protezione Civile, e chiunque può darci una mano -ha spiegato- chiarisco però che la Città Metropolitana ha più volte contattato anche gli uffici della stessa Protezione Civile, e anche da loro non è mai arrivata risposta. Anche per questo il Comandante Bosco si è recato all’incontro, per trovare una soluzione a questo problema tecnico verificatosi con l’errato invio della documentazione tramite pec“.
Anche Mandelli cita il nucleo operativo di Bussero, ma si chiede come mai ci sia stata una così forte migrazione verso questa realtà, e come mai la sezione cassinese non sia riuscita a trattenere gente al suo interno, e meglio, a creare ricambio generazionale.
Dunque serve solo aspettare i termini della Regione, ma la cosa più probabile è che per quest’anno la Protezione Civile di Cassina, possa agire solo entro i confini locali, che comunque significa svolgere funzioni fondamentali, così come era capitato in occasione delle alluvioni dello scorso anno proprio in autunno.