Sono circa 146 gli stranieri che il Comune di Agrate Brianza sta ospitando negli spazi adiacenti al fede operativa della Protezione Civile. Oramai sono trascorse settimane dal loro arrivo, e pare si tratti di cittadini senegalesi di religione cristiana in attesa di ottenere dalla Prefettura il via libera ai documenti utili per regolarizzare la loro posizione. Il centro, finanziato con i fondi del Ministero dell’Interno e della Banca Europea, è seguito costantemente dalla Croce Rossa.
Nel frattempo, nonostante alcuni comuni e associazioni abbiamo proposto per questi migranti alcune soluzioni con lavori socialmente utili, le tensioni nelle città confinanti non sono mancate. Mai come in questo periodo l’asticella della paura è stata issata anche sull’onda di una campagna mediatica spesso bombardante. Anche Carugate non è stata da meno, con paure sopite ora rispolverate e una diffidenza forse comprensibile, del resto il timore di ciò che non si conosce, è naturale e connaturato alla natura umana. Per questo andrebbe facilitata la conoscenza.
Proprio per superare la diffidenza e provare vie di conoscenza reciproca, Sinistra Unita Per Carugate ha proposto, per il prossimo consiglio comunale, un ordine del giorno che impegni il Sindaco Umberto Gravina, a tenere costanti rapporti con Prefettura, Comune di Agrate Brianza, Croce Rossa, “per costruire un percorso con le associazioni, le scuole, le chiese e tutte le organizzazioni della società civile per garantire momenti di incontro e dialogo tra le cittadinanze dei comuni e le persone accolte” si legge nel documento firmato da Verderio, Franceschin e Molteni in data 7 settembre.
“È indispensabile muovere il sindaco e la giunta a porsi in modo netto e trasparente contro i razzismi di ogni tipo -ha spiegato poi la stessa Wally Franceschin– e attivarsi per sensibilizzare all’accoglienza e concretamente sostenere i rifugiati che giungono nella nostra città chiedendo asilo politico”. Anche se in questo caso sembra che i migranti accolti non stiano chiedendo asilo politico, il primo cittadino pare essersi attivato e ieri rapidamente ha predisposto un incontro con la Caritas e con Don Simone Arosio, per valutare le criticità e le situazioni, e trovare soluzioni possibili.
“Pensiamo che sia dovere dell’amministrazione di Carugate intervenire per garantire un’integrazione dignitosa, seppur temporanea, coinvolgendo tutte le realtà, istituzionali, politiche, religiose e associative -hanno proseguito da Sinistra Per Carugate– perché si adoperino per accogliere le persone in fuga riducendo contestualmente la diffidenza e la paura di molti nostri cittadini”.
Il Primo Cittadino ha recentemente preso contatto con il Sindaco di Agrate, già incontrato in queste settimane sempre per la questione migranti, e nella relazione sullo stato delle cose, non sono emersi particolari problemi.