SEGRATE
LA VERITA’ SUL CENTROPARCO: REVOCATA LA GESTIONE. LA PROPRIETA’ NON PAGAVA L’ AFFITTO

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Revoca della concessione del Bar Centroparco e riscossione coattiva del debito maturato.
La determina dirigenziale n° 695 del 31 luglio 2015 firmata dall’Architetto Rigamonti, Dirigente del Comune di Segrate, più chiara non potrebbe essere nel sancire l’ultimo atto della lunga e fumosa storia del Bar Centroparco, più volte denunciata in passato da Sel Segrate.

Alla signora Fuschi Antonina, in quanto proprietaria dell’impresa “Le Delizie di Sicilia” cui era stata affidata dal 2014 la gestione della struttura, non solo viene tolta formalmente la concessione del Bar Centroparco, ma a lei viene chiesto di ripianare il debito maturato tra la data di ingresso nell’esercizio il 3 luglio del 2014 e la data di riconsegna dell’immobile il 27 luglio 2015inclusa la messa in mora e l’attivazione della riscossione coattiva” della somma, come prevede il regolamento comunale in caso di mancato pagamento.

L’impresa siciliana aveva avuto in concessione la gestione dei locali di Via San Rocco con un contratto triennale di 90.000 euro totali più iva (circa 36.600 euro l’anno, quindi circa 3.050 euro al mese), e nonostante il contratto non fosse ancora stato stipulato formalmente, il 26 giugno 2014 aveva ricevuto una pre consegna dei locali. Sulla regolarità della gara d’appalto vinta dall’impresa siciliana, si erano più volte espressi sia Sel Segrate, che Movimento 5 Stelle Segrate (questi ultimi presenti al momento dell’apertura delle buste ne avevano relazionato qui).

A novembre dello stesso 2014 però, una nota della Direzione Centrale del Comune invitava l’impresa a “contattare urgentemente la Sezione Contratti per la stipula del contratto” , e un mese dopo “a presentarsi in tale ufficio per la sottoscrizione del relativo contratto” e in caso contrario si sarebbe proceduto alla revoca della concessione.

Da lì in poi, gli avvisi e le note emessi dal comune verso la proprietà, sono unicamente solleciti a pagare i canoni di affittivo non saldati sin dall’inizio di apertura del bar. Al 28 maggio 2015, il Comune aveva riscosso solamente 3000 euro dall’impresa, e con data 12 giugno 2015 aveva dato il via all’iter di revoca della concessione, poi sospesa a fronte dell’impegno della proprietà a saldare il debito partendo da un acconto di 5000 euro. Nulla di fatto anche questa volta, e tra aperture e chiusure dei locali, nuove inaugurazioni e nuove chiusure nel più totale sconcerto dei clienti, per Le Delizie di Sicilia è arrivato un nuovo sollecito al saldo del debito.

“Considerato che alla data del 27.07.2015 l’impresa Le Delizie di Sicilia non aveva ottemperato a presentare la documentazione richiesta e ad effettuare i pagamenti dei canoni dovuti per l’occupazione dell’immobile -si legge nella determina- veniva richiesto alla Signora Fuschi Antonina di riconsegnare l’immobile al Comune di Segrate” .

Così si chiude una vicenda dai contorni spesso poco chiari e finalmente sviscerati nel documento comunale.
“Sin dall’inizio avevamo avuto dubbi su questa gestione -ha commentato Pino Di Marzo di Sel Segratequesta determina non ci sorprende, ci da solo la certezza che i dubbi che abbiamo sollevato in realtà erano leciti, e che avevamo visto bene quando avevamo visto qualcosa di poco chiaro dietro al Bar Centroparco”.