Solo da poche ore sono stati scelti i nomi di Presidente e Vicepresidenti del Consiglio Comunale di Segrate, rispettivamente Claudio Vigano (maggioranza – Lega Federalista), e Tiziana Vimercati ( maggioranza – PD) con Nicola De Felice (minoranza – Forza Italia). Ma le critiche non hanno tardato ad arrivare.
IL PRESIDENTE E LE ACCUSE DELLA LEGA
Presidente per i prossimi 5 anni sarà Claudio Viganò che, candidato sindaco alle scorse elezioni con la Lega Federalista Segratese, ha deciso poi di sostenere l’attuale Primo Cittadino in sede di ballottaggio. La persona giusta per svolgere questo ruolo secondo Paolo Micheli, che ha definito il neo eletto“una garanzia anche per il centrodestra e per gli equilibri e i rapporti in Aula”.
Sono positive le prime parole di Claudio Vigano: ”Il mio primo impegno –ha dichiarato- è quello di restituire al Consiglio Comunale il suo ruolo di centralità che è il fulcro della sovranità popolare. Intendo assicurare la massima attenzione e garanzia a tutti: alla maggioranza nel suo ruolo propositivo e alla minoranza nella sua funzione anche di controllo. L’obiettivo è di rilanciare il Consiglio Comunale nel compito di supporto efficiente, efficace e collaborativo al governo e alle azioni del Sindaco e dell’Amministrazione“.
Si dimostra contrariata per questa scelta la Lega Nord, in forte contrasto con la Lega Federalista di Viganò. “Un Presidente, dopo anni, non si Segrate, un presidente che non rappresenta la volontà di espressione del consiglio, ma un presidente eletto da meri accordi opportunistici– si legge nel comunicato- Come può un presidente garantire l’imparzialità se la sua elezione è frutto di interessi personali? Gli stessi Federalisti, sempre critici nei nostri confronti di avere avuto Assessori esterni al territorio cosa fanno? Fanno lo stesso. Fanno eleggere un personaggio estraneo a Segrate sul gradino più importante dopo quello del Sindaco”. Claudio Viganò infatti è originario di Pioltello e residente a Peschiera Borromeo, ma gestisce da anni uno storico negozio di caccia e pesca in Via Cellini a Segrate.
I VICEPRESIDENTI, L’ATTACCO DEL M5S
Il Movimento 5 Stelle non ha aspettato molto a far sentire il proprio disappunto per l’elezione del VicePresidente della minoranza consiliare, Nicola De Felice di Forza Italia. “Il consiglio comunale aveva davvero la possibilità di andare verso il cambiamento ma non l’ha fatto, ed è un peccato per tutti– scrivono nel loro blog, e riferendosi alla scelta del VicePresidente commentano- Ora, secondo voi, la coalizione del cambiamento (quelli che hanno copiato il programma pari pari dal nostro) seguendo una buona logica, a chi avrebbe dovuto dare la preferenza? Avrebbe dovuto votare l’affine M5S oppure i “tanto odiati cattivi” di Forza Italia contro cui hanno passato mesi a dire peste e corna? Ecco, risposta sbagliata, hanno votato Forza Italia. Il motivo? Semplice: ci pisciano in testa e dicono che piove- e concludono– Per questa maggioranza, non votare il M5S alla vicepresidenza del consiglio è un chiaro segnale che NON si vuole voltare pagina.”.
LA RISPOSTA DI MICHELI
Parole dure quelle dei pentastellati, alle quali ha risposto il Sindaco Paolo Micheli, puntualizzando che in questo caso la maggioranza non c’entra nulla poiché la scelta dell’esponente di FI è venuta dalla minoranza: “Il consiglio comunale ha due VicePresidenti, uno espressione della maggioranza e uno della minoranza. La prima ha scelto Tiziana Vimercati del Partito Democratico, la seconda De Felice. La questione sollevata dal Movimento 5 Stelle non riguarda noi, ma esclusivamente la minoranza”.
Ad un solo mese dalla data del ballottaggio, le incomprensioni tra maggioranza e minoranza si fanno già sentire a Segrate, animando il dibattito politico cittadino.