Fa fatica Antonio Bruschi, sindaco di Melzo, a trovare una coerenza tra il comunicato emesso dalla Direzione Aziendale Ospedaliera e il Piano Ospedaliero deliberato e successivamente riconfermato dalla Giunta Regionale circa due anni fa.
Quindi, ancora una volta appellandosi a quella coerenza, non è d’accordo sull’ipotesi di trasferimento del reparto oncologia da Gorgonzola a Cernusco, a fronte di un Piano Ospedaliero per Melzo, terminato il 31 dicembre 2014, dica tutt’altro: “Certo è scaduto -sottolinea Bruschi– e poi non risultano nuove delibere. Quindi continuerò a chiedere il rispetto di questo investimento che è in fase di chiusura di cantiere e anche ben oltre la data contrattuale; ovviamente”
Ma cosa dice questo piano?
Dopo aver analizzato le varie voci per la ristrutturazione della struttura Melzese, dallo stato di conservazione degli edifici, agli impianti, alle diverse funzioni, si parla di obiettivi con l’idea di ridisegnare l’assetto dell’intero ospedale, creando un’unità operativa di oncologia, ora nell’ospedale di Gorgonzola, per poter concentrare tutte le degenze per acuti e garantire la tempestività dell’intervento dei servizi diagnostici e le competenze specialistiche. Il tutto da realizzare con la necessità di adeguamento delle aree da rifunzionalizzare sia nel vecchio edificio che nel monoblocco, per poter soddisfare i requisiti di accreditamento e di sicurezza.
Stima totale dell’intervento: 10.958.797,75 euro.
Ma questa è storia di ieri, quella dell’oggi parte dalla novità degli spazi resisi disponibili nell’ospedale di Cernusco, oltre a quelli già previsti presso l’ospedale di Melzo. Non a caso la direzione strategica aziendale ha coinvolto gli staff operativi, sanitari e tecnici per le verifiche delle idoneità di queste due strutture per il trasferimento dei settori di oncologia, day hospital e cure palliative. E’ emerso che né all’Uboldo né al Santa Maria delle Stelle vi è la possibilità di trasferire tutte le unità presenti a Gorgonzola.
La suddivisione al momento prevederebbe l’ubicazione di hospice, oncologia e day hospital a Cernusco, ma solo a verifiche concluse inizierà il confronto con il Collegio di Direzione Aziendale, sindacati, la ASL e la Conferenza dei Sindaci per l’attuazione dell’ipotesi auspicata.
Questa volta è il Santa Maria delle Stelle ad essere sulle barricate, con il Primo Cittadino Bruschi da capofila.
FRANCA ANDREONI