Giovanni Nsoa
è nato a Melzo 27 anni fa, vive a Pessano, e ha iniziato a giocare a Football Americano a Cernusco, nei Daemons. La Martesana è davvero la sua casa dunque, ma ora è sul tetto del mondo con i Seamen, la squadra milanese di Football che lo ha accolto in prestito dai Daemons, e con la quale si è conquistato il titolo italiano 2014 – 2015.
“Vincere l’Italian Bowl è stata un esperienza fantastica -ha commentato il giovane- Ci speravo sin dal momento in cui ho deciso di giocare per i Seamen, e vedere ripagati tutti gli sforzi e i sacrifici fatti in particolar modo durante questa stagione, è stata una gioia immensa. Sono tuttora al settimo cielo!”.
E per essere al settimo cielo, Giovanni (nella foto di copertina è con la divisa blu) conserva tanta concretezza, utile per una carriera che si preannuncia ricca di soddisfazioni: “Personalmente sono soddisfatto di come sia andata la stagione, inserirsi in un team già vincente, e ritagliarsi spazio in campo, non credo sia semplice. Il fatto di esserci riuscito, è per me motivo d’orgoglio, ma c’è sempre tempo per dare di più e migliorare tecnicamente”.
Vista la giovanissima età, il Defensive End dei Seamen ha tutto il tempo di rimboccarsi le maniche e guadagnarsi altri pezzi per costruirsi il sogno della vita e indossare la maglia azzurra, con il cuore sempre negli U.S.A., a Boston nello specifico, dove giocano i suoi New England Patriots, squadra del cuore che è finalmente riuscito ad andare a vedere giocare dal vivo: ” E tra l’altro hanno vinto il Super Bowl… sarà un caso ?” scherza.
Ma com’è arrivato il 27enne di Pessano, fino ai grandi campi della serie maggiore e al titolo italiano ? Sono solo trascorsi 7 anni da quando Giovanni Nsoa ha indossato il cassetto e ha esordito sul prato di Cernusco con i Daemons, e in così poco tempo si è già conquistato un posto tra i grandi: “Il mio percorso per arrivare fino a questo superbowl è stato stupendo, rivivrei ogni singolo istante della mia giovane carriera -ha detto- Ho passato il mio primo campionato in senior, nel 2009, ad osservare dalla panchina i titolari giocare. Ma non ho mai detto “adesso basta”, anzi, mi stimolava. Perché sapevo che un giorno quella maglia, e quel posto in campo, sarebbe stato mio”.
E’ uno che sogna forte Giovanni, che ha talento, e voglia di giocare, impossibile pensare che non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi, soprattutto se la sua filosofia recita “La vita è fatta di sogni nel cassetto, quando ne realizzi uno ti domandi: perché non uno più grande?”. Ma per arrivare dove vorrebbe, il giovane talento del Football Americano sa bene che non può dimenticare chi gli ha tracciato al strada, e chi ora la percorre con lui.
“La mia esperienza ai Daemons è stata bellissima e mi ha permesso di conoscere persone stupende che mi hanno portato sino a dove sono ora, come Mario Rossi, Pietro Marotta, Lorenzo Corti, Carlo Palazzolo, e potrei andare avanti scrivendo un romanzo -ha commentato- E poi ci sono i coach dei Seamen, che mi hanno insegnato tantissimo in poco tempo, e penso a coach Coculo, Luca Bellora e Coach Lorandi. E poi c’è Martina, la mia ragazza… Se non ci fosse lei !”.
Vita piena quella di Giovanni, che però da campione italiano di uno sport ancora minore in Italia, non può certo vivere di rendita come se fosse un calciatore. Così divide la sua settimana tra Football e lavoro, dopo aver lasciato le scuole dopo il diploma superiore. Ora è tempo di riposo, e poi per il giovane pessanese sarà ora di rimettersi in gioco: “Il prossimo anno è ancora lontano. Per ora penso a far bene con la nazionale per guadagnarmi la convocazione. Poter indossare la maglia del blue team, è un altro dei sogni che vorrei realizzare”.
E noi gli auguriamo il meglio.
Foto di Copertina di Dario Fumagalli