Erano le ore 16.58 del 19 luglio 1992, quando una Fiat 126 imbottita di esplosivo, esplose al civico 21 di Via D’Amelio a Palermo, uccidendo il Giudice Paolo Borsellino, e gli agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
A Cologno Monzese, il prato antistante la Villa Casati è ormai da tempo il ricordo della città alle vittime della mafia, e per questo domattina 19 luglio alle ore 11.30, proprio lì presso il Ceppo dedicato a Falcone e Borsellino, l’ Associazione Libera Casa Contro le Mafie e A.N.P.I. organizzano un momento di raccoglimento e riflessione.
Per l’occasione, interverrà sul posto Lorenzo Frigerio, Coordinatore Nazionale di Libera Informazione, una fondazione nata nel 2007 per dar voce a tutte le realtà territoriali che lottano contro le mafie, ma anche per raccogliere e diffondere notizie spesso ignorate dalla stampa e dai media italiani.
a distanza di 23 anni da quel pomeriggio, e dopo le presunte intercettazioni di questi giorni, che a livello nazionale vedrebbero per l’ennesima volta frasi irrispettose e preoccupanti sulla famiglia Borsellino, sulla memoria storica e il futuro di questo paese, raccogliersi per ricordare ciò che è stato sembra davvero opportuno.