CARUGATE
IL PUNTO SULLA SITUAZIONE FARMACIE E SUI DIVERSI PUNTI DI VISTA

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Nelle ultime settimane sono molte le novità che hanno coinvolto le farmacie comunali di Carugate.

Dopo un primo bando andato deserto, il 18 giugno 2015 la Lissone Farmacie S.p.a. del gruppo ADMENTA ITALIA (qui il sito ufficiale) si è aggiudicata il bando per la gestione da qui a 25 anni, delle farmacie carugatesi collocate in Via De Gasperi e in Via Toti.

Una decisione importante quella fatta dall’amministrazione comunale, che ha scelto di liquidare l’ente del Comune che prima gestiva il servizio, cioè l’Azienda Speciale Farmacia & Servizi alla Persona, per darlo in gestione ad un privato, che oltre a 400mila euro di canone anticipato, verserà poco più di 59mila euro all’anno nelle casse comunali, con un rialzo del 34% rispetto alla cifra definita inizialmente dal bando (qui la pagina del sito del Comune di Carugate con tutte le informazioni relative al bando di gara).

Una scelta importante, e facilmente oggetto di discussione, che ha posto l’amministrazione al centro di commenti entusiasti e altrettanti attacchi.  Non sono mancate a proposito le critiche dall’opposizione, che evidenziano una divergenza di vedute rispetto alla Giunta guidata del Partito Democratico 

SINISTRA PER CARUGATE: “IL PD HA SVENDUTO UN PATRIMONIO PUBBLICO. LA GIUNTA SI DIMETTA”
Dura la reazione di Sinistra Unita per Carugate nei confronti della scelta di dare in gestione ad un privato le farmacie comunali. “La nostra accusa è quella di aver svenduto l’Azienda farmacia, che rappresentava un modello positivo di gestione aziendale pubblica– spiega Paolo MolteniNoi è 12 anni che presentiamo progetti alternativi a questa decisione, a partire dagli anni in cui eravamo ancora in Giunta. Questo è stato uno dei motivi che ha causato la rottura con il Partito Democratico, e questo epilogo della vicenda dimostra che avevamo ragione e avevamo visto giunto, perché alla fine il servizio è stato svenduto”.

Il problema, secondo Sinistra Unita, è tutto da ricondurre all’ incompetenza di Sindaco e Assessore Grimoldi nella gestione della vicenda. “Da 7 o 8 anni il Comune spende 250.000 l’anno per coprire le perdite causate dalla cattiva amministrazione in questo settore, avevamo avvisato che si rischiava un gigantesco buco nell’acqua continuando in questo senso, e ora il problema è tale che non si può più risolvere, un problema causato da anni di incompetenza –continua MolteniNonostante il canone annuale che sarà versato dal privato che ha vinto l’appalto, non si riuscirà a far rientrare tutti i soldi persi negli ultimi anni. La valutazione politico-economica sull’operato di Gravina e Grimoldi è negativa, per questo chiediamo le dimissioni della Giunta, per la loro cattiva amministrazione”.

PD: “NESSUNA SVENDITA”
Resta convinta della propria scelta la Giunta comunale, che ribadisce di aver intrapreso la strada migliore per la cittadinanza.

L’Azienda Speciale, dopo l’apertura della seconda farmacia, stava tornando a fare degli utili, la situazione non era negativa– spiega Paolo Grimoldi, Vice Sindaco e assessore al BilancioDa più punti però stava nascendo l’esigenza di mettere sul mercato questa Azienda, a causa della spendig review che ha interessato tutto il settore pubblico, e dei continui richiami del governo a razionalizzare le partecipazioni degli enti pubblici. Avevamo quindi la possibilità di farlo ora, quando questa operazione sarebbe stata una scelta e non un obbligo, oppure fra qualche anno, quando saremmo stati costretti a farlo insieme a tutte le altre aziende italiane rimaste comunali e quindi metterla in un mercato saturo che ci avrebbe costretto a svenderla”.

Non cattiva gestione quindi secondo Grimoldi, ma un’ottima operazione dal punto di vista finanziario: “Le farmacie non sono state né vendute né svendute, il Comune ne è ancora proprietario. Il servizio è solo stato affidato ad un privato, e per questo avremo entrate ogni anno e il cittadino vedrà mantenuti tutti i servizi già esistenti, più ulteriori che il privato può garantire a differenza dell’ente pubblico, come il CUP ampliato a tutte le strutture ospedaliere regionali. Il bando contiene dei requisiti minimi di standard del servizio: il livello del servizio sarà mantenuto, anzi alzato”. Le entrate del Comune derivate da questa scelta hanno già una destinazione stando al Vicesindaco, che indica come i primi 400mila euro saranno usati per la manutenzione stradale e delle scuole di cui la città ha bisogno.

Svendita di un bene pubblico o miglioramento di un servizio a favore dei cittadini?
Le visioni di maggioranza e opposizione sono diametralmente opposte, solo con il tempo i cittadini potranno formulare un proprio giudizio riguardo a questi cambiamenti nella gestione delle farmacie comunali.

Intanto stiamo cercando di rintracciare l’opinione di chi è coinvolto in prima persona nella vicenda, i dipendenti delle farmacie in questione, ma al momento la situazione pare talmente delicata che nessuno sembra aver voglia di rilasciare dichiarazioni.