Se è vero che alzare la voce è a volte l’ultimo mezzo a disposizione per far valere le proprie ragioni, è altrettanto vero che se a farlo è un sindaco, la cosa funziona di più, e se poi i sindaci diventano sei, allora si ha la certezza di avere riflettori accesi sulla vicenda. E’ quello che sta succedendo da una settimana a questa parte con la manifestazione dei sindaci “Salgo anch’io no tu no!” per una mobilità accessibile a tutti e per un progetto concreto di riqualificazione di alcune stazioni della MM2 (qui).
Ieri 10 giugno, la protesta è approdata a Gessate, stazione che è anche snodo cruciale della viabilità, terminal dal quale partono e nel quale arrivano autobus diretti in più direzioni. Stazione che, come ricorda il Sindaco di casa Giulio Sancini “dal 1985 non viene né riqualificata né resa accessibile a chi ha problemi di deambulazione”. Tra quelle visitate in questi primi giorni di protesta (vimodrone, bussero), quella di Gessate è apparsa forse la stazione con i maggiori disagi. Oltre alla questione delle barriere architettoniche, cui si lega la mancanza di ascensori, di pedane, la presenza di scale mobili solo in salita, di cui molte bloccate da mesi, è il contesto della struttura che lascia a desiderare, con parcheggi dissestati, degrado, cinte divelte, senso di abbandono.
“La gente che transita da questo terminal è molta, e non solo di Gessate, e ovviamente non conoscendo a fondo come funzionano le cose, pensa che la colpa di questa situazione sia del Sindaco locale -spiega lo stesso primo cittadino- ma la verità è che qui i terreni sono stati espropriati dal Comune di Milano anni fa, e tutt’ora l’ente ne è proprietario e responsabile, così come ATM ne è gestore. Peccato che loro due siano i soggetti che guadagnano dalla struttura, mentre il comune di Gessate è quello che corre ai ripari di tasca propria per pulire e fare piccole manutenzioni”.
A sostegno del Sindaco Sancini, oltre alla sua giunta al completo e a gran parte del Cosiglio Comunale, anche i colleghi Brescianini di Vimodrone, Mandelli di Cassina, Stucchi di Gorgonzola, Rusnati di Bussero e il Vicesindaco di Cernusco Giordano Marchetti.
Molti i cittadini presenti al presidio davanti alla metropolitana di Gessate, compresa una nutrita rappresentanza del Comitato Civico di Gessate: “La nostra battaglia al momento è concentrata sulla viabilità stradale, grave e urgente problema cittadino -ha spiegato Sergio Cerri– ma è chiaro che siamo attenti ad ogni questione che tocchi la vita quotidiana dei cittadini, e questa manifestazione utilissima si inserisce perfettamente nel lavoro di sensibilizzazione che svolgiamo”.
“E’ assurdo davvero che questa stazione abbia solo scale mobili che salgono, e nessuna che scende. Se un disabile riesce a salire alla piattaforma, è poi però impossibilitato a ridiscendere” ha raccontato Giulia, una giovane presente ieri mattina. Le fa eco un altro cittadino, Roberto, che pone l’accento sui parcheggi: “Un terminal con un parcheggio così assurdo no si è mai visto -dice- è un caos, servirebbe un parcheggio multipiano gestito da ATM vista la portata dei transiti, e non questo enorme spazio che grazie al comune resta gratuito per ora, ma che crea più disordine che vantaggi”.
Il punto di vista del Sindaco Sancini è ben illustrato nell’intervista di copertina (anche qui), e se c’è una cosa su cui insiste è questa: “Tutte le stazioni dei paesi coinvolti nella protesta hanno problemi analoghi, ma è chiaro che un terminal che serve così tanti paesi come Gessate, ha delle priorità dettate dai numeri, dagli afflussi, e non possiamo attendere altro tempo”. Federico, altro giovane presente al presidio, conclude così: “E’ la prima volta che diversi comuni si uniscono seriamente per questa causa. forse far sentire le proprie ragioni a più voci, stavolta può davvero servire“.
Ed è quello che si augurano i sei primi cittadini, che si ritroveranno per la penultima tappa oggi a Gorgonzola, con la stessa modalità e lo stesso orario, dalle 7.30 alle 9.30.