CARUGATE
REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI APPROVATO IN CONSIGLIO. L’OPPOSIZIONE ESCE DALL’AULA

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Forse, a livello concettuale, nel testo presentato dalla Giunta PD, la famiglia cosiddetta tradizionale e le unioni civili non sono messe sullo stesso piano; ma di sicuro, a livello di volontà di riconoscerne una pari dignità’ anche giuridica, lo sono eccome.

Il Registro delle Unioni Civili è infatti stato approvato, sebbene tutt’altro che all’unanimità, durante il consiglio comunale di giovedì 25 giugno, con tre modifiche richieste durante la seduta dalla consigliera Wally Franceschin di Sinistra Unita, e accordate dalla giunta.

Favorevoli all’importante decisione, sono stati sia il PD, con l’astensione di Leonardo Tresoldi, sia i consiglieri di Sinistra Unita Paolo Molteni e Franceschin, la quale ha lavorato con forza a questo obiettivo. Mai come in questo caso si sono seduti su banchi diametralmente opposti alla giunta, i consiglieri di Lega, Pro Carugate e Forza Italia, che al momento del voto si sono rifiutati di partecipare uscendo dall’aula: “facendolo -ha dichiarato Molteni di SU- la destra dei partiti e quella giovanile hanno dato un pessimo messaggio istituzionale, non ritenendo degne nemmeno di un voto, seppure contrario, altre forme di convivenza”.

LA SODDISFAZIONE A SINISTRA.
Nonostante entrambi i consiglieri di Sinistra Unita abbiamo lamentato una scarsa partecipazione del PD alla commissione di lavoro per la stesura del Registro, sottolinenando come ci sia stato dialogo solo con un paio di membri del direttivo (Mattia Brambilla e Alessandro Grignani) sia Wally Franceschin che Paolo Molteni hanno comunque espresso soddisfazione per l’apertura dimostrata dai democratici: “Ora anche Carugate si unisce a quelle centinaia di comuni italiani che riconoscono la dignità di essere famiglia, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dalla forma di convivenza -ha dichiarato Molteni- Ora aspettiamo che la dignità, anche simbolica garantita da centinaia di comuni, possa essere trasformata in diritto di legge dal parlamento”.

A sottolineare l’importanza dell’adozione del Registro delle Unioni Civili, ci ha pensato anche il Sindaco Umberto Gravina, che rispondendo ad un’obiezione della Lega Nord, che sottolineava come questo esperimento in piccoli paesi abbia portato a pochissimi iscritti, ha ribadito: “Non importa quanti si iscriveranno, qua si tratta di dare una possibilità a coloro che vogliono sfruttarla. La politica deve dare risposte ai cambiamenti nella società”

IL DISAPPUNTO DI PDL E LEGA. LA POSIZIONE DI MAINO E PRO CARUGATE
Se per Antonio Giambitto, consigliere del PdL, il testo presentato è “un attacco alla famiglia“, per Pro Carugate, seppure nella contrarietà, il ragionamento è differente. Gianluigi Maino, porta voce della civica in consiglio ha dichiarato dapprima la sua opinione strettamente personale non contraria ad un documento dove “gli oggetti e le finalità che intende perseguire mi sembrano assolutamente condivisibili e di buon sensoha dichiarato Maino, che ha poi proseguito: “il testo tiene conto di ogni sensibilità e non mira a equiparare l’unione civile ad un matrimonio, ma punta piuttosto all’estensione di alcuni diritti minimi senza che ciò avvenga a discapito di nessuno, il che mi sembra la questione più importante”.

Dunque Maino, nella sua analisi individuale, riporta soddisfazione per ciò che invece ha lasciato amaro in bocca a sinistra, dove la distinzione tracciata dal documento a livello teorico tra “famiglia tradizionale” e “unioni di fatto“, non è piaciuta molto all’interno di un testo “che in alternativa a quello proposto dalla Sinistra per Carugate -ha chiuso Molteninon recepisce alcune linee europee e mantiene concettualmente su due livelli diversi i vari tipi di famiglia”.

Pro Carugate è comunque uscita dall’aula non votando, ritenendo impossibile e improponibile risolvere una tematica come quella sulle unioni civili, con una “legge esclusiva valida solo su territorio carugatese” ha spiegato ancora Maino, che ha proseguito “Questo non può essere un tema da svilupparsi e da esaurirsi in un ambito locale come quello di un comune, ma deve invece essere sostenuto, sviluppato e portato avanti dal legislatore nazionale”. 

La posizione della Lega Nord era già stata molto chiara in passato (qui), ritenendo il documento sulle Unioni Civili “inutile e dannoso“. L’altra sera dunque, era chiaro il voto contrario, cui si è aggiunta nuovamente la critica per il mancato coinvolgimento ai lavori della commissione.

Nei giorni del Family Day e del Gay Pride, e nella settimana in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America definisce un diritto costituzionale il matrimonio tra persone omosessuali, anche nel piccolo cosmo di una città come Carugate, il dibattito sui diritti civili è all’ordine del giorno.