UN CAFFE’ COL CANDIDATO
SEGRATE: TECLA FRASCHINI E L’APPORTO FEMMINILE AD UNA SEGRATE QUASI PERFETTA

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Tecla Fraschini
Alessandrini per Segrate- Forza Italia- Fratelli d’Italia- Lega Nord- PartecipAzione
Il programma

CHI È TECLA FRASCHINI
Tecla Fraschini è di Segrate da sempre. Genitori segratesi, nata e cresciuta qui, ora vive nella città con i due figli di 16 e 12 anni. 44 anni, lavora dal 1999 per la multinazionale americana “Hewlett Packard”, per la quale si occupa di comunicazione e gestione delle risorse. “Ho a che fare con i rapporti interpersonali, è intrinseco al mio lavoro il procedere per obiettivi, ho una mentalità pragmatica. Questa è una delle mie caratteristiche, che mi distingue dagli altri. Questo si riflette in questa nuova sfida in politica”. Dopo una breve attività politica quando era studentessa, la vita l’ha portata in un’altra direzione, a fare la mamma, anche se sostiene che “la famiglia stessa è una piccola comunità”, e spiega: “Ho cominciato a interessarmi molto della scuola, quindi la mia politica, se così si può chiamare, è nata dal mio ruolo nei consigli d’istituto a Segrate, ora allo Schweitzer come presidente del Consiglio d’Istituto. Quello che ho imparato in questi anni è stato un po’ la base, mi ha fatto tornare la voglia di fare qualcosa non solo per la scuola ma in forma più ampia per tutta la comunità

LA SUA SEGRATE
“A Segrate si vive bene, offriamo tutti i servizi. Una volta c’era il detto “A Segrate non si fa niente perché è troppo vicina a Milano”. Me lo sono sentita ripetere moltissime volte quando ero più giovane. Adesso Segrate ha tutto. Avrà anche un nuovo centro commerciale innovativo, il Westfield, che si completerà in 2 o 3 anni. Ci sarà il Centro Parco che sarà un grande polmone verde che collegherà tutta Segrate, rendendo possibile lo spostamento a piedi e in bicicletta. Sintomatico di questo è il numero di domande fatte dai genitori di paesi circostanti per iscrivere i propri figli nelle scuole della nostra città. Ci sono progetti e offerte che attirano anche da fuori”.

Quindi Segrate sembrerebbe non avere punti deboli ? “Non parlerei di punti deboli, ma completare aspetti iniziati e non conclusi per dare priorità ad altri. Non riesco a trovare un punto debole, questa città è stata costruita su fondamenta molto importanti, non sto parlando solo dell’aspetto urbanistico, proprio concretamente è stato fatto molto. Ho una visione completamente positiva della città, ed è anche uno dei motivi per cui ho accettato questa sfida, per continuare a migliorare. Ci sono delle priorità da sistemare, tra queste creare coesione tra i quartieri di Segrate, che è sempre stata una città molto divisa, fatta di realtà differenti. Tutti i progetti fatti sono stati indirizzati verso questo obiettivo. Molti di questi sono stati iniziati, altri sono nel mio programma. Ora si può lavorare dando più energie al sociale, quindi giovani, anziani, persone che hanno più bisogno di attenzione, senza dimenticare tutto il resto”.

Se dovesse diventare sindaco si inserirebbe nella linea tenuta negli ultimi 10 anni dunque? “Assolutamente, la base da cui si parte è troppo solida perché non se ne possa tenere conto. È un punto di partenza sano, ricco di risorse da poter continuare a sfruttare per Segrate. Poi ovviamente io e l’attuale Sindaco siamo persone diverse, nei modi e negli atteggiamenti.” Il suo essere donna e soprattutto mamma l’ha portata ad avere una sensibilità particolare per i giovani. “Ho intenzione di puntare molto sui giovani e ragazzi, l’ho sempre detto e continuerò a dirlo che sono il nostro futuro, bisogna investire molto su di loro e nella scuola pubblica. A Segrate abbiamo un’offerta formativa di qualità, siamo le seconde scuole in Lombardia, quindi intendo continuare a investire in questo campo”.

NON PENSA DI PAGARE UNA CANDIDATURA INASPETTATA ARRIVATA DOPO TANTE PRECEDENTI SCELTE  E MALUMORI ?
Le assicuro che questi malumori non ci sono più, era più una fase in cui si dovevano capire le motivazioni della scelta. Ovviamente poi queste motivazioni sono state spiegate. Era assolutamente necessario avere una persona di Segrate, che conoscesse bene il territorio. Non avere un background molto politico passa in secondo piano quando si conosce a fondo la città. Alla fine il mio nome ha portato alla coalizione di tutto il centro destra, quindi si è capito esattamente che poteva essere un motivo di unione tra forze anche eterogenee tra loro”.

La scelta di entrare in politica, non è però arrivata così inaspettata come era parso agli inizi: “Sapendo delle elezioni 2015 volevo dare il mio contributo, sapevo che cercavano persone nuove, motivate, giovani. Mi ero proposta per poter dare il mio contributo proprio sulla scuola, sui giovani. Poi tutto ciò che è successo in questi mesi ha preso il sopravvento, e alla fine mi hanno proposto la candidatura. Avevo dato la mia disponibilità per qualsiasi ruolo e alla fine l’approvazione è arrivata dall’alto, dai leader di partito. Vuol dire che ci sono persone “politiche” che pensano che anche una “non politica” possa fare del bene a Segrate”.

Per una donna, sarà comunque più difficile farsi strada nella politica locale: “È più difficile perché una donna deve sempre dimostrare qualcosa. Per gli uomini, anche se giovani, è più semplice anche se non hanno esperienza. Una donna deve sempre dimostrare di avere progetti validi, di saper conciliare famiglia e lavoro, e altre attività. In realtà noi siamo molto più brave a fare questo, lo facciamo quotidianamente”.

LA FRASE DEL CANDIDATO
Tecla Fraschini ha scelto di proporre come motto una sua frase: “Spendere 5 minuti per continuare altri 5 anni di questa Segrate di classe A, e allo stesso tempo continuando in una diversità che è improntata tutta al femminile”.  

Un pensiero che spiega così: “Il concetto di 5 minuti in 5 anni arriva dai miei incontri con la gente, sono i 5 minuti che la gente spende per votare, per dare il proprio contributo, nonostante la data delle elezioni cada in mezzo ad un ponte. Io continuerò quanto iniziato dalle amministrazioni precedenti, ma sono diversa da ciò che c’era prima, sono una donna, uomini e donne hanno modi diversi di gestire le cose”.