Alessandro Del Corno
Partito Democratico, Sinistra Colognese, Partito Socialista Italiano, Lista Civica Cologno Che Vale
il programma
CHI E’ ALESSANDRO DEL CORNO
Sposato e padre di due gemelli, Alessandro del Corno rappresenta il centrosinistra colognese unito in coalizione. Amante della storia contemporanea e del calcio, Del Corno è sempre cresciuto a Cologno, dove tutt’ora vive e dove ha iniziato ad approcciarsi alla politica, passione tramandatagli dal padre. “La mia crescita politica è conciliata con la nascita dell’ Ulivo a livello nazionale, e la mia estrazione è fortemente radicata nella cultura del cattolicesimo democratico e popolare che tanto si rifà al centro sinistra”. Prima consigliere con Giuseppe Milan, poi Vicesindaco nel primo mandato di Mario Soldano e consigliere uscente con l’Api e da ottobre 2014 col PD, Alessandro Del Corno ha ormai maturato anni di presenza nella pubblica amministrazione, ambiente che frequenta anche per lavoro.
LA SUA COLOGNO
“Partiamo dal fatto innegabile che in questi ultimi 10 anni, soprattutto in termini di servizi alla persona, Cologno è una città avanzata, e va affermato in modo obbiettivo. Per questo, sulle problematiche e sulle difficoltà esistenti, bisogna intervenire con elementi di rinnovamento, tenendo però salde le certezze positive accumulate nel tempo, che non vanno rinnegate”. E la discontinuità col passato, il candidato del centrosinistra la pone davanti a tutto con una certezza: “Nessuno dei volti che hanno fatto parte della giunta uscente, sarà presente nella nostra squadra di governo se verremo eletti”.
E’ questa la premessa nuova di Alessandro Del Corno, alla chiacchierata avvenuta in un bar del centro, sulla Cologno che vorrebbe per il futuro, dove legalità e sicurezza sono imperativi, tanto che i candidati della coalizione hanno già firmato la carta di avviso pubblico per la buona politica, che li sottoporrà a controlli effettivi sull’operato. Sulla sicurezza cade l’accento principale. “E’ una priorità assoluta, da affrontare senza ideologie, allarmismi eccessivi e strumentalizzazioni, ma considerando le competenze e le funzioni che spettano all’amministrazione. Si farà di più, a partire dalla videosorveglianza capillare in tutto il territorio, cosa che ora c’è perché quando ero assessore con deleghe in materia, la proposi e la feci attivare. Ma ci spingeremo oltre, e parlo delle nuove assunzioni all’interno del corpo della Polizia Locale, che vogliamo più presente sul territorio non in funzione intimidatoria e repressiva, ma con funzione di prossimità verso la gente, visibilità e rassicurazione. A questo va aggiunta l’idea di istituire un osservatorio sulla sicurezza, che riunisca tutti i soggetti cittadini”.
In termini di politiche per il lavoro il candidato Del Corno sottolinea la volontà di azzerare i tributi comunali per le nuove imprese “quelle che però si impegneranno ad assumere colognesi nei primi due anni di attività. Nel nostro PGT sono previste, tra l’altro, zone adatte all’insediamento produttivo”. Rilanciare l’occupazione è una delle cose legate ad un’altra visione della città che Del Corno vorrebbe più ampia: “E’ quella legata alla Città Metropolitana, dove vogliamo che Cologno sia parte centrale e importante, e all’interno della quale si può lavorare in rete rispetto all’offerta e alla domanda occupazionale.”
Disoccupazione è termine che chiama un altro problema sociale della città, l’emergenza casa: “L’amministrazione uscente ha in questi anni assegnato 180 abitazioni circa, in maggioranza a cittadini colognesi, e in prospettiva il PGT approvato consente di pensare ad aree per l’housing sociale, con appartamenti a minor costo da assegnare alle fasce di popolazione con redditi minimi e in forte disagio, una buona idea da affiancare al rilancio degli affitti a canone calmirato soprattutto per le giovani coppie”.
Il potenziamento dell’associazionismo, partendo dagli oratori e allargandosi ai centri di aggregazione giovanile, sono altre leve su cui fa forza il candidato di centrosinistra, che punta alto sui ragazzi: “anche all’interno dell’istituzione stessa comunale ad esempio, lavoreremo per creare le basi per un ricambio generazionale, coinvolgendo i giovani il più possibile nelle attività culturali e aggregative, che potrebbero trovare maggiore spazio se riuscissimo nel nostro progetto di ampliamento della biblioteca, in modo da renderla luogo centrale per l’aggregazione e lo sviluppo culturale del paese”.
L’ADDIO AL PD, L’ API CON DIACO POI FINITO AGLI ARRESTI, E ORA IL RITORNO AL PD COME VOLTO NOTO CHE VUOLE PERO’ UN CAMBIAMENTO. COSA NE PENSA IL CANDIDATO ?
“Se ho lasciato il PD all’epoca era perché non mi riconoscevo in uno schieramento nazionale esageratamente identitario. Se vi sono tornato adesso, è proprio perché ora questo partito è lo specchio di ciò in cui credo, uno schieramento centrale e forte nella vita del paese. Quindi, le mie scelte, criticabili o meno, sono sempre state dettate da ragioni politiche e mai personalistiche, e la mia coerenza è nei fatti, sono sempre stato nel centrosinistra”.
Questo è il primo chiarimento che il candidato Alessandro Del Corno da a tutti coloro che pongono dubbi sulla sua candidatura, in parte perché volto della politica attuale segnata dagli arresti dell’ex vicesindaco Cantalupo e dell’ ex assessore Diaco. Una situazione che il candidato condanna ribadendo: “Al netto delle competenze giudiziarie che non spettano a noi, e che hanno comunque sempre rintracciato una responsabilità individuale dei due arrestati, la vicenda è un gravissimo danno all’immagine, all’operato delle istituzioni e alla città. Lo ribadisco ancora, un danno mediatico pesantissimo che ha determinato scoramento e sfiducia nelle istituzioni, e per questo rivoluzioneremo i volti della nostra squadra e innesteremo il cambiamento a partire dalle cose che vanno salvate. ”
LA FRASE DEL CANIDATO
Non è una citazione quella scelta da Alessandro Del Corno, ma un suo ultimo pensiero agli sgoccioli della campagna elettorale: “Daremo a Cologno un messaggio rassicurante, di governo stabile efficiente e trasparente, che non ha paura di confrontarsi e collaborare con le opposizioni e le minoranze, nell’interesse supremo della città”.