Le bugie del PD sono intollerabili.
Facendo un sunto, è questa la posizione di Cristina Carrer, che come aveva annunciato, ha deciso di adempiere alla diffida giunta dal Prefetto Tronca (qui), che chiedeva un ritorno in aula per ridiscutere e votare il bilancio, senza costringere ad arrivare alla nomina di un commissario.
Un iter la diffida, non un caso eccezionale, come aveva spiegato bene Giuseppe Bottasini (qui), ma sta di fatto che dal consiglio comunale convocato da Cristina Carrer per mercoledì 20 maggio alle ore 20.30, potrebbero anche arrivare inaspettate sorprese e dietrofront da parte di Progetto Pioltello, che di sicuro farebbero partire le repliche immediate dell’opposizione, ma a conti fatti ristabilirebbero la giunta appena caduta.
Va sottolineato che pochi giorni fa, proprio il Sindaco Carrer aveva dichiarato di ottemperare alla richiesta del Prefetto per un grande senso di responsabilità verso le istituzioni, ma che lo avrebbe fatto “da dimissionaria“. Per tanto saranno tutti da scoprire gli scenari in caso di approvazione del bilancio consuntivo al secondo tentativo.
Nel comunicare la convocazione della seduta però, il Sindaco ha voluto fare chiarezza sul bilancio, dopo quanto riportato attraverso alcuni documenti dal PD nei giorni scorsi (qui e qui): “Le bugie non si raccontano ai cittadini -dichiara la Carrer- Non si possono condizionare i cittadini con notizie allarmanti e false: questo è un modo ignobile di fare politica, raccontando menzogne“. Il Sindaco si riferisce soprattutto ai quei 2 milioni e mezzo di euro, che stando a quanto dichiarato in precedenza da Saimon Gaiotto sarebbero “finiti in avanzo di bilancio, e per il patto di stabilità -disse a suo tempo il capogruppo dei democratici- questo vuol dire che non potranno essere spesi per i pioltellesi, anche se sono soldi loro. E’ una gestione fallimentare”.
Su questo punto il Sindaco ha replicato nel dettaglio: “Non esistono 2,5 milioni bruciati o non spesi. Le cifre sono chiare nel documento: 1,5 milioni è la differenza tra entrate e spese, ma potevano essere spesi effettivamente solo poco più di 300mila euro su una parte corrente di oltre 22,5 milioni. Qualunque spesa superiore avrebbe fatto sforare dal Patto di stabilità con gravissime conseguenze, tra cui l’obbligo di applicare le massime tassazioni locali previste ai cittadini. 300mila euro sono meno dell’ 1,5 per cento sull’intero importo ed è un margine fisiologico per non rischiare di sforare il Patto dato che numerose entrate si realizzano solo negli ultimi giorni dell’anno. La stessa dinamica si è sempre realizzata nell’ultimo quinquennio quando a governare era proprio il Pd e il centrosinistra e noi di certo non li accusiamo di averli bruciati”.
Sarà una settimana decisiva per Pioltello, se la giunta tornerà compatta, sono prevedibili reazioni piuttosto decise dalle opposizioni, e se il bilancio verrà nuovamente bocciato, toccherà allora alla maggioranza prendere atto di una secondo tentativo fallito, e lasciare spazio al Commissario Prefettizio.