CARUGATE
ABBANDONATA QUELLA ALPINISTICA, LA MISSIONE DI ANNALISA E’ ORA UMANITARIA

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Annalisa

non arriverà sul Lhotse, ma il senso del suo viaggio si sta compiendo passo dopo passo, mentre, scampata al dramma del terremoto (qui), da qualche giorno è in viaggio con una tenda medica itinerante del progetto Street Doctor, per portare medicinali e prestare soccorso nelle zone più colpite dal sisma.

Con lei c’è ci sono Marco e Claudio di “Insegnanti per il Nepal“. Si stanno muovendo a piedi e in Jeep tra alcuni dei paesi più poveri del Nepal, e di preciso hanno allestito un piccolo campo medico a Sydul, villaggio di 3000 abitanti con oltre il 90% delle case distrutte e famiglie che vivono sotto teli improvvisati alla buona.

Hanno già visitato oltre 200 pazienti Annalisa e il suo piccolo staff nepalese a seguito, tra cui una bimba molto piccola, e si spostano di continuo, a volte con ore di cammino per raggiungere anche le località più sperdute ma dove c’è gente che ha bisogno. “Questa mattina -raccontava ieri, venerdì 8 maggio, il marito di Annalisa Luca Guzzisono stati in un villaggio poverissimo a un’ora di cammino da Syadul, dove hanno visitato sotto ad una capanna. Ora sono rientrati, continuano a visitare e domani in jeep si sposteranno in un’altra area.”

Già nel primo articolo dopo il sisma, avevamo concluso certi che Annalisa, seppur scossa dall’accaduto, non avrebbe tardato a lanciare il suo aiuto alla terra che tanto ama, e infatti non è passato molto da quando ha deciso di trasformare in corsa il suo viaggio. Mentre ridiscendeva dal campo base dove ha visto la morte in faccia e sul viso di molti deceduti accanto a lei, l’alpinista e pneumologia carugatese si è accorta di quando devastazione e di quanti aiuti fossero necessari da subito.

Dopo un incontro con il Console Italiano e dopo aver avuto un permesso governativo, Annalisa ha dunque stipato medicinali e risorse nella Jeep, e ora quello che era un pezzo del suo progetto iniziale, il soccorso umanitario, lo street doctor, la tenda itinerante per eventuali visite, è diventato adesso il vero motivo per cui sta continuando a camminare di valle in valle in territorio nepalese.