Tre anni
di esperienze nell’ambiente e di vita sul territorio porteranno i ragazzi della scuola media Leonardo da Vinci di Brugherio a EXPO 2015. Proprio così: gli studenti saranno per un pomeriggio i protagonisti indiscussi del padiglione Italia dell’Esposizione Universale dove, il prossimo 14 luglio, presenteranno il loro progetto “F.A.T.A.”.
Il nome deriva dalle iniziali dei quattro elementi, fuoco acqua terra aria, e si tratta di un video girato nel parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Guidati dal professor Antonio Giulio Cosentino, i ragazzi hanno riscoperto i luoghi naturali più suggestivi della regione Lombardia, affrontando in parallelo temi importanti quali il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo di una coscienza ecologica. Ma le scoperte dei giovani esploratori non si sono fermate all’osservazione: hanno potuto imparare molto di habitat naturali e delle specie viventi che li abitano, ma anche della lavorazione dei prodotti tipici e delle tradizioni orali dialettali della regione.
“Il video fa parte di un progetto a raggio più ampio, che parte da uno spaccato della società contemporanea globalizzata, e quindi della scuola del pensiero unico di cui i ragazzi sono “prigionieri” e da cui gli stessi studenti hanno intrapreso la loro fuga simbolica e, talora, materiale– spiega il professor Cosentino- Si tratta di uno studio geo-antropologico fondato sulla ricerca di un relazione fra uomo e natura che vede la scuola come soggetto racchiuso nella circolarità di questa relazione”.
Simbolo di questo nuovo rapporto fra scuola e ambiente è diventata la serra scolastica OARYSTIS (“commercio intimo”), che ha permesso di approfondire il rapporto che gli studenti hanno con la Madre Terra, con la vita naturale che li circonda ma anche con sé stessi. “OARYSTIS è divenuto così il nostro luogo dei desideri, nel quale mettere a frutto una nuova visione del mondo ispirata all’idea di una consapevolezza che nella famiglia terrena ogni cosa è correlata– continua Cosentino- In ultimo OARYSTIS ha voluto rappresentare una delle possibili “politiche della vita” alternative alle logiche capitalistiche imposte dalla globalizzazione”. In quest’ottica la serra è diventata una sorta di laboratorio artigiano, ma anche di luogo d’incontro e memoria, grazie anche alla testimonianza del deportato brugherese Luciano Modigliani. I ragazzi hanno realizzato infatti un “Albero della memoria”, impiantato nel Bosco della Memoria ideato dall’ANPI e ANED di Monza.
Oltre alla serra, al progetto video-fotografico “F.A.T.A.” e alle gite nei parchi, i ragazzi hanno visitato molte mostre artistiche sul tema ambiente, tra le quali quella del famoso fotografo brasiliano Salgado, presso il Palazzo della Regione a Milano.
Quella di EXPO sarà un’esperienza indimenticabile per i ragazzi della scuola media Leonardo da Vinci, ma ancora di più lo sono stati tutti i progetti e le iniziative che hanno potuto sperimentare grazie alla passione che il loro professore è riuscito a trasmettere loro.