Sarà coordinata dall’opposizione la commissione d’indagine che prenderà visione di tutta la documentazione relativa al bando per l’illuminazione vinto dalla CPL Concordia, sul cui proscioglimento sta ragionando, da qualche settimana, la stessa amministrazione (qui).
La richiesta di una specifica commissione a riguardo, era esigenza avanzata dalla stessa minoranza, che ha accolto con favore, ma non senza stupore, la decisione del Consiglio Comunale riunito il 25 maggio scorso, di accordarne la costituzione e affidare loro il coordinamento, in un gesto “di massima trasparenza da parte nostra“, come spiegato dal Sindaco Umberto Gravina.
Come spesso accade, il punto di vista dell’opposizione, racchiuso nelle parole sottoscritte dai capigruppo di Lega Nord, Pdl e ProCarugate, mette luce su altro: “Da notizie di stampa siamo venuti a conoscenza del fatto che i Carabinieri hanno acquisito atti e documenti relativi all’appalto, dell’intenzione dell’Amministrazione di revocare il contratto e di una corrispondenza intercorsa al riguardo con il Prefetto -sottolineano Roberta Ronchi, Antonio Giambitto e Luca Maggioni– Di fronte a tutto questo il Sindaco non ha ritenuto opportuno informare il Consiglio Comunale, malgrado noi avessimo chiesto già il 7 aprile informazioni e la verifica da parte del Segretario di tutti gli atti. Nel frattempo si sono tenuti persino due Consigli Comunali nel mese di aprile, il 20 e 29, ma anche in quelle occasioni il Sindaco non ha ritenuto necessario informare il Consiglio”.
Quindi, stando alla minoranza, la costituzione di questa commissione, sarebbe un atto dovuto dopo mesi di richieste non attese e scarse informazioni arrivate dalla giunta Gravina, che nonostante il via libera alla commissione, ha ritenuto la richiesta della minoranza particolarmente strumentale, sottolineando: “non ha reali motivazioni questa richiesta, l’abbiamo concessa per spirito di servizio, ma è inutile innanzitutto perché la documentazione che andranno ad analizzare, è sempre stata disponibile in comune e accessibile ai consiglieri che per ruolo hanno accesso a tutti gli atti. E’ doppiamente inutile poi, perché sulla CPL Concordia stanno indagando a piani alti la Procura, il Prefetto di Modena, l’autorità anticorruzione, e non rispetto al nostro contratto, che comunque stiamo decidendo di rescindere come spiegato anche in consiglio”. In merito a questa possibile scelta, e con richiesta di parere a riguardo, è la lettera che il primo cittadino ha inviato in data 26 maggio proprio all’Autorità Nazionale Anticorruzione di Roma.
Il senso della commissione d’indagine però, potrebbe andare più a fondo del semplice controllo, almeno stando al ragionamento operato dalle opposizioni, che pur ribadendo una gestione a loro modo per nulla trasparente della vicenda per mano del PD, soprattutto su un appalto da 4.500.000 euro che tocca una servizio centrale per la città, sposta l’accento dal compito politico specifico, ad un ruolo politico più generale: “Con la Commissione d’indagine rivendichiamo la centralità del Consiglio Comunale, quale Istituzione di rappresentanza di tutti i cittadini e non come palcoscenico del Sindaco e della sua giunta e rigettiamo al mittente le insinuazioni di strumentalizzazione paventate dal PD”.
Nel frattempo, la CPL Concordia è stata commissariata.