Alzi la mano chi non è curioso di sapere come funziona questo nuovo ritrovato tecnologico. Una stampante che realizza in 3 dimensioni l’oggetto che noi abbiamo disegnato a computer. La nostra idea che diventa realtà, subito.
Ebbene, per sondare meglio questo campo, e soprattutto per vedere in funzione alcune stampanti 3D, presso la sede di Eureka, in Via Trieste 97, si terrà domani 23 aprile un incontro con Alberto Canali, esperto del settore, invitato da COWO (ve ne abbiamo parlato qui) per una serata che illustrerà gli orizzonti infiniti aperti dalla nuova tecnologia.
In termini spiccioli, possiamo dire che la stampa 3D stampa per stratificazione, sovrapponendo strato dopo strato sino all creazione dell’oggetto, che dev’essere stato creato precedentemente a computer con uno specifico programma per le tre dimensioni, da CAD a Photoshop purché consenta la grafica tridimensionale e supporti i file con estensione “.stl“. Il suo utilizzo principale sarà nell’industria, perché consentirà di progettare piccole componenti direttamente da computer e realizzarle immediatamente con al stampa.
E’ chiaro che la stampa 3D ha già trovato mercato facile anche nell’intrattenimento, e nell’uso personale, con la riproduzione di oggettistica varia e, addirittura, a Milano esiste un negozio che converte le proprie fotografie con gli amici, in file tridimensionale da poter stampare, cosicché diventino delle statuine, delle miniature. In molti esempi che circolano anche in rete, è possibile vedere inoltre, la stampa in 3d di scarpe vere e proprie, di scritte, utensili, posate e centinaia di oggetti casalinghi e non.
E’ bene sottolineare che non è però una cosa di utilizzo domestico così accessibile, soprattutto per le competenze necessarie che richiede l’utilizzo di un programma di grafica tridimensionale, e per i costi attuali. Ma d’altra parte, è lecito pensare che lo possa diventare, così accessibile a tutti, col tempo.
Insomma, la nuova frontiera parte anche da qui..