Gessate
c’è, e lo vuole gridarlo a gran voce.
Per farlo, il Comune ha organizzato la 10° Festa di Primavera che in questo 2015 ha visto fiorire i suoi frutti più importanti: la partecipazione e la collaborazione. Cittadini e commercianti si sono infatti messi a disposizione per partecipare attivamente all’organizzazione della tre-giorni di festa che si svolgerà dal 17 al 19 aprile.
L’agricoltura, la vita di cortile, gli animali, il cibo, sono tutti elementi che fanno da filo conduttore che unisce tutti gli eventi pensati per la cittadinanza. Per la programmazione completa vi rimandiamo alla locandina (qui), ma vi segnaliamo alcuni particolari momenti per tutta la famiglia.
Venerdì dalle 17.00 alle 18.00, grazie al sostegno dell’ Associazione Namastè, e all’aiuto di alcuni giovani del paese che hanno deciso di rimboccarsi le maniche, nel parco di Villa Daccò verranno riproposti i vecchi giochi da cortile, dolce ricordo per i meno giovani, e nuova scoperta per i più piccoli.
Sabato, tra poesie in dialetto e mostre fotografiche, alle 15.30 sarà il gran momento del Battesimo della Sella. Il Gruppo Giacche Verdi di Inzago, accompagnerà i piccoli curiosi e avventurosi, nel loro primo giro a cavallo. Le famiglie, girando per negozi, potranno inoltre scoprire le speciali iniziative proposte per l’occasione, dai commercianti di Gessate.
Domenica le occasioni di intrattenimento occuperanno l’intera giornata, dalle 9.00 sino al tardo pomeriggio. A creare una vera atmosfera di festa da Piazza Roma lungo Via Badia, ci saranno le immancabili bancarelle, tra dolciumi, prodotti tipici locali, stand dei vecchi mestieri, esposizioni di scultura e molti altri prodotti interessanti. Nel corso della mattinata, in Villa Daccò e poi in Via Badia, dalle 10.00 alle 15.00 si svolgerà una fattoria didattica, momento che suscita sempre grande partecipazione e interesse soprattutto nei più piccoli.
Un’ area pic nic libera con tavoli e panchine in Piazza Roma, sarà il luogo ideale dove prendersi un momento di pausa tra un evento e l’altro, tra una passeggiata e l’altra.
“Il paese non è così spento come si pensa -ha spiegato l’Amministrazione– sotto al cenere le braci sono ancora ardenti… Basta solo soffiarci un po’ su”.
