E’ morto questo pomeriggio, giovedì 30 aprile, Fulvio Salvi, alla vigilia della festa dei lavoratori.
Tecnico specializzato di 52 anni della provincia di Bergamo, l’uomo stava lavorando nel capannone della “Piomboleghe” di Brugherio, dove operava in subappalto per conto di una ditta esterna specializzata in manutenzioni.
Sulle dinamiche c’è ancora molta riservatezza, in quanto il fatto pare sia avvenuto quando l’uomo si trovava solo sul mezzo meccanico che stava riparando, mentre i colleghi erano assenti per la pausa pranzo. Proprio loro al rientro, intorno alle ore 15.30 hanno trovato la scena agghiacciante dell’amico riverso a terra in una pozza di sangue.
Partito subito l’allarme, i soccorsi arrivati al civico 1 di Via Eratostene, hanno potuto solo constatare la morte dell’uomo e attendere l’arrivo immediato di Carabinieri e Polizia Locale. Saranno proprio le forze dell’ordine, congiuntamente all’ Asl, a svolgere tutti gli accertamenti del caso per comprendere se si sia trattato di un errore di Salvi, o di qualche fattore legato a mancate norme di sicurezza.
Ciò che si è appreso dalle prime ricostruzioni, è che il cinquantaduenne bergamasco, stava dedicandosi alla manutenzione di un braccio meccanico, e che proprio questo potrebbe averlo colpito alla testa ferendolo mortalmente. E’ solo una prima ricostruzione comunque, e nulla è ancora stato accertato.
Una tragedia che getta un velo a lutto sulla ricorrenza di domani, 1° maggio.