Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, la sfida tra Carugate e Albino è stata sinonimo di grandi soddisfazioni per la Castel, uscita vincitrice dagli ultimi cinque scontri diretti, di cui due nella finalissima per la promozione dalla A3 lo scorso campionato. Ma la striscia si è bruscamente interrotta domenica, quando le bergamasche hanno legittimato la loro maggiore fisicità, imponendosi al palasport di Pessano per 44 a 63.
Non c’è Claudia Giunzioni nel quintetto titolare deciso da coach Gavazzi, che vede Susanna Stabile e Michela Frantini nel reparto guardie, Mara Casartelli e Camilla Cagner ali e Patrizia De Gianni centro. Una squadra corta, con solo altre cinque giocatrici presenti in panchina, tra le quali due under 17: non esattamente le condizioni migliori per affrontare una squadra forte, profonda e in forma come la Fassi.
La partita inizia bene per la Castel, che nei primi dieci minuti si porta avanti grazie alla consueta abilità di Stabile di assecondare le doti delle lunghe di casa nel pitturato. Il primo quarto va in archivio sul 13-11, ma Albino ha una panchina lunghissima e la qualità delle rotazioni fa sentire presto il suo peso: il risultato è presto ribaltato e all’intervallo lungo le carugatesi si trovano in svantaggio di cinque lunghezze, 22-27.
Sull’asse play-pivot, con Stabile e De Gianni scatenate (le uniche a finire la partita in doppia cifra, rispettivamente con 10 e 13 punti), Carugate recupera fino a portarsi in parità a metà del terzo quarto, ma le avversarie distribuiscono bene le situazioni offensive su tutte le atlete e strappano un mini-break che permette loro di chiudere la terza frazione sul +7.
Le forze iniziano a mancare alle biancoazzurre, che devono fare i conti anche con l’infortunio di Robustelli. Con Giulia Colombo in tribuna per una distorsione e con cambi limitati ad una lunga, un play e due giovani under 17, la Castel gioca la carta della zona per provare limitare le capacità offensive di Albino. Purtroppo il piano tattico non sortisce gli effetti sperati e un paio di bombe riportano lo svantaggio in doppia cifra. È la resa, ora Albino può scappare via nel punteggio che si assesta sul 44-63 finale.
Con questa sconfitta la Castel rimane ferma a 10 punti, raggiunta al secondo posto da San Salvatore, vincitore a Biassono e dalla stessa Fassi Albino, a due vittorie di distanza dalla zona pericolosa della classifica. E ora, sabato prossimo alle 18.00, c’è in programma la delicata trasferta di Viterbo. Un’altra occasione per conquistare la matematica salvezza, che però potrebbe già essere sancita questa sera, nell’anticipo Albino-Biassono, nel caso le brianzole dovessero perdere in Val Seriana.
GIORGIO BACCHIEGA