Maurizio Biggi
vive a Cassina, è arbitro dal 1988 e ad oggi è uno dei più apprezzati fischietti nel basket di serie A, tanto da essere stato designato per gara 4 della finale scudetto tra Siena e Milano del 2014. Antonio Giordano, diciotto anni il prossimo dicembre, è invece un giovanissimo arbitro di Carugate, che al momento sta calcando i parquet della Serie D dopo una scelta maturata pochi anni fa che lo sta già portano ad avere riconoscimenti.
I due si erano conosciuti in passato, ma il 31 marzo c’è stato un incontro “sul lavoro”. Biggi e Giordano hanno infatti arbitrato a Gorgonzola una partita del campionato Under 19, che è stata per il fischietto di Carugate: “Davvero un evento… Una cosa unica“.
Capita spesso che arbitri di prestigio affianchino le giovani leve, e che i ragazzi abbiamo come riferimento per la loro carriera, i nomi noti della classe arbitrale di Serie A. Per Antonio, è proprio Maurizio l’esempio da seguire: “Arbitrare con lui è stato indimenticabile -ha raccontato il giovane che da casa segue spesso le partire dirette da Biggi- ho diretto con un arbitro di Serie A, mi ha corretto e insegnato una sacco di cose dandomi consigli e dritte, e svelandomi piccoli trucchetti su come ricordarmi subito chi ha subito i falli. Fantastico ! Un’esperienza che rifarei subito!”
E così il presente consolidato della classe arbitrale del basket, cresce e segue con un occhio attento la giovane leva: “Antonio è davvero motivato -ha raccontato Maurizio Biggi– sicuramente potrà fare bene perché ascolta con attenzione le indicazioni, e soprattutto non cerca giustificazioni se commette un errore.”
Con la benedizione del suo riferimento arbitrale, Antonio Giordano può dunque continuare a guardare avanti nella sua carriera arbitrale, nella quale vuole procedere però senza fretta, passo dopo passo, così come l’ha iniziata, quasi per caso sui campi di Carugate. “Ho iniziato ad arbitrare qui nella Pallacanestro Carugate, dove giocavo e dove gioca mio fratello Alessandro ancora adesso -ha raccontato Antonio- il mio allenatore di allora, Renato Luisari, ha notato che ero portato e mi ha spronato, insieme ai miei genitori, a seguire questa carriera e spero dia arrivare più in alto possibile”.
Diverso è stato l’inizio di Biggi, che giocava a calcio a Sarmato (PC), e solo nel 1985 assistendo ad una gara di Serie A Basket a Pavia, ha avuto la folgorazione, e successivamente il caso, o il destino forse, hanno lavorato alle sue spalle per renderlo quello è oggi. “Se sono un arbitro di Serie A -ha raccontato Biggi- è grazie ad un misterioso collega che non conosco, e che negli anni 80 non si presentò ad arbitrare un incontro di ragazzine a Sarmato. Quel giorno ero in palestra e mi chiesero di sostituirlo. A fine gara un arbitro in attività presente in tribuna, mi propose di fare il corso ufficiale, e da quel momento è iniziato tutto. Ringrazierò sempre l’ignoto fischietto che saltò quella partita”.
Due percorsi diversi insomma, ma la stessa passione, che ora Maurizio può aiutare Antonio a coltivare con professionalità, e magari un giorno saremo qui a scrivere di un affermato carugatese Direttore di Gara in Serie A, arbitro in una partita di Under 19 insieme ad un emergente fischietto emozionato per il grande evento.
Chi può dirlo, ma intanto il referto di gara staccato al termine della partita di Gorgonzola, è nelle mani di Antonio, pronto per essere incorniciato.