Se c’è una argomento che pare mettere tutti d’accordo in un paese diviso come il nostro in questo momento, è la tutela e la salvaguardia degli animali.
Davanti alla foto di un cane o di un micio, improvvisamente le persone, e lo si vede anche nel popolo del web, abbandonano resistenze o insulti reciproci e fanno quadrato.
Nell’auditorium di Via Piave, domani sera 6 marzo alle ore 21.00, la sezione milanese della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ed Essere Animali, con il patrocinio dell’assessorato all’ambiente del Comune di Vimodrone, proietterà un docufilm della regista canadese Liz Marshall.
Il pluripremiato documentario The Ghost in our machine (qui il sito web), indaga l’aspetto crudele dell’uomo verso l’animale, quello che lo mercifica, che lo riduce a ingranaggio di un’industria, che lo svilisce piegandolo alle esigenze del consumo, della produzione, della moda, dell’intrattenimento.
Attraverso diversi racconti di animali protagonisti di queste spiacevoli storie in Canada, Stati Uniti ed Europa, la regista, che è anche una fervida attivista e fotografa, testimonia ciò che sta davvero dietro all’immagine del gattino nella pubblicità, o in un delfinario, nel circo o in qualsiasi altro contesto dove l’animale è “ingranaggio” e “prodotto”.
La pellicola è arricchita dalle fotografie scattate da Jo Anne McArthur, la quale attraverso le istantanee supporta il film nel far luce su questa realtà e, come recita l’invito alla serata sul “rapporto con gli animali tra amore e sfruttamento“.