SEGRATE
PARTITI I LAVORI PER LA VARIANTE MONZESE. LA NOTIZIA SPACCA IL PAESE

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Mentre dall’amministrazione arriva l’entusiasmo per l’inizio dei lavori della Variante Monzese, da un folto gruppo di cittadini arriva un picchetto di protesta a sostegno del Golfo Agricolo.  Sono queste le due facce di una Segrate che ieri ha mostrato due reazioni contrapposte alla stessa notizia.

La variante della Via Monzese sta diventando realtà, ad annunciare la partenza dell’opera viabilistica è stato proprio il Sindaco Adriano Alessandrini, che ieri in mattinata ha commentato così l’avvio dei lavori per la nuova strada:
Questa porterà il traffico di attraversamento fuori dai quartieri di Rovagnasco e del Villaggio AmbrosianoÈ un’opera attesa da molto tempo e che in nessun modo intacca l’integrità di zone verdi del nostro territorio. Unisce la zona nord di via Monzese con la zona industriale di via Marconi e scarica tutto il traffico che attraversa i quartieri verso la Cassanese“.

Dunque tutto perfetto no ? Meno traffico e nessuna area verde divelta per far spazio al cemento. Questo almeno, è il punto di vista del Sindaco, che pare però divergere totalmente da quello di chi, come il Comitato Golfo Agricolo e l’opposizione, poco tempo addietro festeggiava l’annullamento totale del Piano di Governo del Territorio dopo una causa giudiziaria durata anni (qui).

Come aveva spiegato allora Roberta Menegatti, una delle attiviste del Comitato, la sentenza di annullamento si estendeva anche “alle delibere di giunta in cui veniva siglato l’accordo tra i proprietari del TR2 e il Comune, per la cessione a Segrate delle aree destinate alla costruzione della Variante della Via Monzese”.

Ecco dove nasce dunque la protesta iniziata con un comunicato qualche giorno fa, quando comparvero le prime ruspe, e sfociata ieri in un picchetto: “Gran parte del percorso della Variante, dalla Vecchia Olghia in poi, previsto con una convenzione con la proprietà del Golfo Agricolo, fa capo al PGT e a successive delibere tutte annullate un mese fa dal TAR -ha spiegato nel dettaglio Paolo Micheli leader di Segrate Nostra– Gli stessi lavori del peduncolo sono stati autorizzati due mesi fa con un permesso di costruire che faceva riferimento a una delibera in seguito annullata. Allo stato delle cose, il peduncolo in costruzione, oltre a essere probabilmente un abuso edilizio, non serve a nulla. Congiunge via Monzese con l’estremità Nord di Vecchia Olghia e lì si fermerà”.

A proposito della sentenza del Tar dello scorso 27 febbraio, storica a suo modo, è giusto ricordare che l’amministrazione ha fatto ricorso al Consiglio di Stato (qui), e che per tanto quanto stabilito potrebbe essere rimesso in gioco, magari modificato in parte, ma nel frattempo resta valido quanto espresso dal Tribunale Amministrativo Regionale.

Il Sindaco Alessandrini però, insiste molto sui vantaggi della variante, che stando alle sue dichiarazioni non dovrebbe intaccare zone verdi del paese, e andrebbe a risolvere problemi che da tempo sono portati alla luce dai cittadini residenti nei due quartieri interessati dai lavori: “L’opera permetterà di istituire zone a traffico limitato all’interno di Rovagnasco e del Villaggio Ambrosiano -ha concluso il primo cittadino- e di risolvere in buona sostanza molti dei problemi dei  due quartieri”.

I lavori comunque sono partiti, nonostante le proteste, e vedremo nei prossimi giorni come conterà di muoversi il Comitato Golfo Agricolo, che dopo 12 anni di lotta senza mai fare un passo indietro, è ragionevole pensare che non si fermi nemmeno davanti a questa situazione.