Davanti agli occhi degli studenti dell’ ENAIP di Pioltello, si è aperta come mai prima una pagina della storia del “900.
Giovedì 12 marzo, gli studenti delle classi prime hanno svolto un percorso guidato di riflessione sulla Shoah, i campi di sterminio e il razzismo. A condurre questo incontro è stato Nico Acampora, coordinatore di Spazio Giovani Martesana, il progetto che unisce le Politiche Giovanili del nostro territorio.
“Non abbiamo fatto una lezione di storia –ha commentato Acampora– per quello ci sono figure competenti come gli insegnanti che si occupano di spiegare i contenuti e i fatti. Il mio scopo è stato toccare gli aspetti emotivi della tragedia che ha portato alla sofferenza milioni di persone, coinvolgendo i ragazzi anche in giochi di ruolo e facendo loro toccare le emozioni anche forti che questa tematica può scatenare”.
Un incontro fortemente voluto dal Direttore della scuola, Claudio Bianchi, e dai suoi docenti.
“È importante tenere viva la memoria anche al di fuori delle celebrazioni ufficiali come quella del 27 gennaio”, ha commentato il direttore, ringraziando in modo particolare Acampora.
Simone, 14 anni, studente del corso di termoidraulica, ha invece commentato la giornata con molta onestà: “Non mi aspettavo un incontro di questo genere. Di solito alle scuole medie ci parlavano di questi avvenimenti come se fosse una storiella, anche un po’ noiosa. Invece mi sono sentito coinvolto dall’inizio alla fine.”
Da anni ormai Acampora con i suoi educatori incontra studenti delle scuole della Martesana, portando la testimonianza di Roberto Camerani, ex deportato cernuschese a Mauthausen, che ha lasciato in eredità la memoria dei campi di sterminio.
I ragazzi sono quelle persone che hanno il compito di portare la memoria dove non esiste, di tenerla viva e diventare a loro volta testimoni.
“Da insegnante di storia -commenta il Professor Alessandro Arbitrio– non posso che complimentarmi con chi ha tenuto questo momento. I miei studenti erano letteralmente rapiti dal modo di condurre questo incontro. Far toccare gli aspetti emotivi della storia è anche e soprattutto un modo per integrare e facilitare il nostro lavoro quotidiano”.
Anche Alessia, 14 anni, futura parrucchiera del corso di acconciatura, è rimasta piuttosto colpita dalla mattinata, dall’insolito modo di fare, ascoltare e conoscere la storia: “È stato un incontro estremamente coinvolgente, una lezione molto diversa da quelle a cui ho assistito fino ad ora.”
Gli studenti di Pioltello da oggi sono anche loro testimoni, e un giorno parleranno di questa pagina di storia a future generazioni.
F.R.