Avevamo parlato tempo fa del progetto di riqualificazione del verde cittadino, che aveva comportato purtroppo, anche l’abbattimento di quegli alberi risultati, dopo attente analisi e valutazioni, pericolanti o morti.
Proprio per l’attenzione che l’amministrazione ha sempre dichiarato di avere per il verde, la soluzione trovata per sopperire in qualche modo a questo taglio, è arrivata dall’arte, e in particolare dalla scultura su legno e dall’estro dello scultore Pardo Malorni, esponente della famosa associazione di scultura carugatese dell’ Olmo d’Oro, e da 4 anni ormai, maestro di quest’ arte presso l’Università 2000 di Cassina.
“In accordo con l’amministrazione, ho accettato al loro idea e ho chiesto di non estirpare le piante sino all radici, ma di lasciare una parte di tronco di almeno un paio di metri, di modo che potesse essere riutilizzata per scolpire -ha spiegato lo scultore- e così è stato per ben 7 grosse piante che ben si prestano a riprendere vita grazie a questa iniziativa“.
Ieri, sabato 21 marzo, ecco i primi colpi di sgorbia di Malori e dei suoi allievi ai 3 tronchi rimasti in Via Cassiopea, dai quali prenderanno forma dei visi. Altre opere saranno realizzate con ciò che resta del cedro di Via Andromeda, dove è in previsione la scultura di un grande pinguino che tiene tra le zampe un suo cucciolo. In zona Unes, da ciò che resta di altri tre alberi, verranno ricavati dei volti e la figura di un uomo che viene dal bosco.
“Per un amministratore ambientalista far abbattere un albero è sempre un dispiacere, ma in alcuni casi è necessario per la salvaguardia dei propri cittadini -ha commentato l’ Assessore Tommaso Chiarella– L’idea delle sculture nei tronchi ha una duplice funzione: la prima dare una nuova vita all’albero, attraverso la creatività di un artista; la seconda rendere più gradevoli le aree verdi e i nostri parchi cittadini. Sappiamo che c’è tanto da fare, ma con una giusta pianificazione pluriennale dei lavori e la partecipazione attiva dei nostri concittadini possiamo farcela a migliorare il verde pubblico e proteggere al meglio il nostro patrimonio arboreo”.
Arte e natura si fondono dunque in una delle più antiche arti, quella della scultura. “Un ringraziamento particolare va al maestro Pardo Malorni che da subito ha sposato la nostra idea e si è dato disponibile alla realizzazione del progetto” ha poi commentato Chiarella.