A dieci giorni di distanza dalla Giornata Internazionale della Donna, il dibattito sulle quote rosa è l’ultimo argomento di scontro tra opposizione e amministrazione.
In un comunicato di pochi giorni fa, la sezione locale della Lega Nord fa il punto sui componenti dell’ attuale giunta, partendo dal manifesto augurale affisso dall’amministrazione in occasione dell’ 8 marzo: l’immagine di una mimosa e gli auguri a tutte le donne della città.
Il gesto simbolico non è stato digerito di buon grado dalla Lega, che lo ha ritenuto sterile perché non corredato da fatti concreti, come ad esempio l’attuale assenza di donne all’interno della giunta, dopo l’uscita dell’ex assessora alle Pari Opportunità Wally Franceschin, avvenuta con il ritiro delle deleghe di cui molto si è parlato.
Quindi una giunta senza presenza femminile, che non suscita il dissenso leghista per la sola questione di pari opportunità, ma per una questione legislativa e normativa a tutti gli effetti, che si rifà al Testo Unico degli Enti Locali e alla sua integrazione con la Legge Delrio dell’aprile 2014, la quale fornisce disposizioni in merito alle nuove competenze delle amministrazioni locali.
“Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico” recita l’articolo 1 comma 137 della legge in questione, ripreso appunto dalla Lega Nord cittadina, che ha subito segnalato alle segreterie Pari Opportunità del Governo, alle Pari Opportunità della Regione Lombardia e al Prefetto di Milano, la carenza di presenza femminile all’interno della giunta carugatese.
Da parte sua, il Primo Cittadino Umberto Gravina, ha subito precisato che questa condizione è stata frutto del rimpasto di giunta avvenuto dopo il ritiro delle deleghe alla Sinistra Unita, e che da allora molte sono state le richieste interne al partito, volte a sondare le disponibilità di figure femminili pronte ad assumersi incarichi istituzionali, richieste che però non hanno trovato risposte positive all’appello lanciato.
Stando al testo di legge comunque, Gravina precisa: “La nostra Giunta è stata nominata nel 2011, la legge 56 dispone per l’avvenire e non esiste la retroattività. Resta che la nostra amministrazione sposa pienamente il principio esposto dalla legge, ritenendolo valido e da mettere in atto. ”
Ora resta da capire cosa risponderanno in merito, gli uffici istituzionali interpellati dalla Lega Nord.