SEGRATE
AGITAZIONE POLIZIA LOCALE: IL PUNTO SULLA VICENDA. LE RICHIESTE DEI SINDACATI

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Inizialmente erano in 14 gli agenti che avevano presentato richiesta di trasferimento dal comando locale di Segrate ad altra destinazione, poi sono diventati 15 le domande protocollate al 13 marzo.

Alla base delle richieste di mobilità esterna, che oggi sono sfociate in un ufficiale stato di agitazione proclamato con una lettera dello scorso 13 marzo, ci sarebbe, stando proprio all’ultima parte della missiva delle organizzazioni sindacali, una mal gestione dei turni e degli orari, che, a fronte della diminuzione del personale, ha lasciato invariato il carico lavorativo per gli agenti rimasti: “tre turni più weekend -si legge nel documento stilato dai rappresentanti sindacali- e aumento del personale su festività infrasettimanali“.

La lettera a firma dei delegati sindacali Palma per FP CGIL, Arcoraci della CISL FP e Maritato della UILFPL, inviata al Sindaco Alessandrini per conoscenza, è diretta in primis al Prefetto di Milano Tronca, al Dirigente del Personale del Comune di Segrate, e al Presidente della Delegazione per la Parte Pubblica, che quindi è legato all’ ente.

Lo stato di agitazione vuole scuotere la situazione affinché si giunga presto ad una “conciliazione in ordine alle problematiche riguardanti il personale della Polizia Locale dell’Ente“, come recita la lettera stessa.

 

La modifica dell’orario di lavoro, la reale attuazione della formazione obbligatoria per agenti e ufficiali, la regolamentazione ufficiale per gestire turni serali, estivi e festivi, sono solo alcuni dei punti chiave messi in elenco dalle organizzazioni sindacali e dalla RSU del Comune di Segrate.

Ma numerose sono le richieste non soddisfate al tavolo delle trattative, che ora portano lo stato di agitazione nel comando cittadino.

Sempre legate ai turni di lavoro e all’orario, sono ad esempio le successive osservazioni sollevate dai sindacati, che nella lettera del 13 marzo sottolineano inoltre come la comunicazione bisettimanale dei turni, non venga poi effettivamente rispettata, ma di continuo variata, lasciando gli agenti nell’impossibilità di organizzare in modo equilibrato il tempo tra casa e lavoro.

La mobilità interna, con conseguente diminuzione dello stipendio, è forse una delle questioni più gravi riportate nella missiva: “a causa di una mancata regolamentazione -si continua a leggere nel punto 4 della lettera dei sindacati- il personale viene spostato da un ufficio/servizio ad un altro, causando anche notevoli perdite economiche (da turnista 35 ore alla settimana, ad orario d’ufficio metropolitano di 36 ore settimanali non tornato).”

Tra le ragioni dell’agitazione, rientra anche un aspetto forse minore nel complesso dell’agitazione, ma comunque rilevante nel contesto lavorativo della Polizia Locale segratese, unica falange del Comune di Segrate, a non poter disporre di un accesso ai servizi informatici messi a disposizione dall’ente stesso.

E’ questo dunque ciò che sta sconvolgendo il reparto della Polizia Locale, che insieme ai suoi rappresentanti sindacali, ha richiesto con “sollecitudine” una convocazione delle parti coinvolte al fine di risolvere la questione in tempi brevi.