Dopo anni di incontri con le amministrazioni, di proteste formali, di lettere inviate ai sindaci, e di continue lamentele, ora i residenti del quartiere Malaspina gettano la spugna a e passano all’atto finale: una raccolta firma da consegnare in regione, per chiedere il distacco da Pioltello e l’annessione a Segrate, scelta che si riassume nelle prime righe del comunicato firmato da Andrea Da Dalt, Presidente dell’Associazione Residenti Malaspina:
“Essere o non essere questo è il problema… Nel caso del quartiere Malaspina il dubbio amletico è proprio questo “essere considerati cittadini o non esserlo” e, in caso affermativo, di quale comune?”.
Ufficialmente sotto il comune di Pioltello, il quartiere Malaspina vive una situazione paradossale, dove Segrate e Milano sono più vicini rispetto al centro di Pioltello o Limito, e dove i servizi per la quotidianità, dalla posta alla banca e alla Chiesa ad esempio, sono più facilmente raggiungibili in questi comuni limitrofi piuttosto che tra i confini del comune guidato dal Sindaco Carrer.
E se si tocca poi l’argomento scuole, più volte sollevato dai residenti anche con la precedente amministrazione, si scoperchia una vaso di pandora: “Quelle presenti sul territorio pioltellese e di riferimento per noi residenti a Malaspina dovrebbero essere a Limito, peccato che come confermano ancora recentemente le cronache le stesse siano sotto dimensionate anche per i residenti di quella località -ha dichiarato Andrea Da Dalt– Alcuni residenti a Malaspina ci hanno addirittura riferito che, ad espressa richiesta fatta in Comune per capire dove avrebbero dovuto iscrivere i propri figli a scuola, è stato risposto loro: a San Felice… dove i servizi sono però sotto Segrate.“
Ma la questione non è ovviamente solo in termini di comodità dei servizi, o di senso di abbandono di un quartiere che non si sente considerato dal comune cui appartiene, ma non può nemmeno vantare diritti nel comune dove si rivolge. Il problema diventa anche economico e tocca la questione delle tasse: “il nostro quartiere fa molto comodo all’amministrazione pioltellese: produce e non consuma. Paghiamo tributi e non usufruiamo di servizi“.
E’ questo il senso della raccolta firme per sostenere la petizione dei residenti del Malaspina: se devono usufruire dei servizi di un altro comune, scuola compresa, allora le tasse le vogliono pagare in un altro comune: “I cittadini residenti in loc. Malaspina chiedono al Presidente della Regione Lombardia che venga posta in essere formale rettifica dei confini comunali consistente nel distacco della località sopra menzionata dal Comune di Pioltello e conseguente annessione all’ adiacente Comune di Segrate, con ogni conseguente determinazione e fissazione delle condizioni da parte dei Comuni interessati”, queste le parole del Presidente Da Dalt.
Dunque dopo aver più volte cercato collaborazione e dialogo con le amministrazioni, dopo gli incontri in campagna elettorale dove tutte le parti avevano creduto di poter collaborare proficuamente, ora si è giunti all’atto finale, i residenti vogliono lasciare Pioltello: “La Giunta, capitanata dall’ Avv.to Carrer, è impegnata a gestire problemi le cui priorità per la città di Pioltello non mettiamo in dubbio ma dopo anni non possiamo più accettare la situazione in cui siamo.”
Ora si attende l’evoluzione della raccolta firme.