Nel bilancio 2015 approvato a Segrate, ci sono sostanziali novità nonostante i notevoli tagli del governo.
Le principali, per il 2015, saranno l’azzeramento della TASI, Tributo per i Servizi Indivisibili applicata ai possessori di fabbricati, compresa l’abitazione principale, e la riduzione della TARI, Tassa Rifiuti, il cui presupposto è il possesso o la detenzione di locali o di aree scoperte, adibiti a qualsiasi uso, che producono rifiuti urbani. In specifico per i privati la riduzione sarà tra il 4% e il 5%, per le utenze non domestiche del 10% e del 37% in meno per ristoranti, pizzerie, bar, pescherie, frutta verdura.
L’amministrazione ha azzerato i debiti e ha abbattuto la spesa corrente, grazie all’introito di circa 34 milioni, dovuto agli oneri di urbanizzazione. Circa 32 milioni sono derivati dall’inizio dei lavori relativi al Centro Polifunzionale “La Città del Tempo Libero”, dove sorgerà nell’area ex dogana, il centro commerciale più grande d’Europa.
In cifre, sono stati estinti tutti i mutui in essere, riducendo di 2.500.000 euro la spesa per gli anni futuri, ed è stata ridotta la spesa corrente di 1.250.000 euro.
“E’ un Bilancio sano e virtuoso quello approvato dal Consiglio comunale – ha dichiarato il Sindaco Alessandrini– Un bilancio che, grazie alle scelte importanti effettuate negli anni dall’Amministrazione, a conclusione del mandato può eliminare la TASI, azzerare i debiti del Comune, continuare a mantenere elevato lo standard dei servizi offerti alla cittadinanza”.
Il PD controbatte, definendo il bilancio fondamentalmente pompato dalla gigantesca cifra derivata dagli oneri di urbanizzazione, provenienti dalla costruzione del mega centro commerciale e dalla viabilità. Secondo l’opposizione, tutto sarebbe quindi legato indissolubilmente ai tempi dilatati per la costruzione della viabilità speciale, che renderanno difficile l’acquisizione degli oneri.
Il Bilancio è comunque stato approvato, e l’amministrazione ha tenuto a sottolineare come l’obiettivo sia quello di aiutare i cittadini nell’affrontare il grave disagio economico che investe l’intera nazione, garantendo tutti i servizi ad uno standard elevato e senza modificare le tariffe dei servizi a domanda individuale.
“Lo Stato -ha dichiarato l’assessore assessore al Bilancio e Tributi Grioni – nella persona del presidente del consiglio, dopo aver promesso in sedi istituzionali che le imposte municipali sarebbero rimaste ai comuni, si è rimangiato la parola e per il quarto anno consecutivo subiamo scippi che dal 2012 al 2015 ci hanno sottratto quasi 40 milioni di euro tra i quali l’addizionale comunale sui diritti di imbarco legati all’aeroporto di Linate”.
GABRIELE ROSSI