Abbiamo incontrato Andrea Vetralla, storica voce degli Studio 3 e ormai da qualche tempo anche affermato Producer.
In questo ruolo di Direttore di Produzione, Vetralla ha lavorato a stretto contatto con grandi artisti del panorama musicale italiano dai Club Dogo fino a Jovanotti occupandosi della realizzazione dei video delle loro hit di maggior successo.
Seduti tra i tavolini del Bar Regina, tra un caffè e l’altro ci ha raccontato le sue ultime esperienze.
-Come nasce questa tua passione come produttore di video?
In realtà ho sempre avuto questa passione, anche quando dovevo stare davanti alle telecamere e non dietro. Mi sono laureato in Musicologia e Scienze dello spettacolo alla Statale di Milano con una tesi sulle musiche nei film di Kubrick e Tarantino e ho avuto la fortuna di poter fare esperienza con i videoclip degli Studio 3, anche se il doppio ruolo producer/cantante è veramente un’impresa ardua (ride).
–Perdona l’ignoranza ma cosa fa di preciso un producer?
Mi occupo principalmente di tutta la parte organizzativa del videoclip. Una volta che ricevo dal regista lo script, una specie di mappa con gli elementi fondamentali che il video dovrà avere, io e i miei collaborati entriamo in azione: scegliamo le location più adatte, organizziamo i casting e recuperiamo tutti gli oggetti che ci serviranno durante le riprese. È un lavoro lungo e faticoso ma quando vedi che poi il video riceve milioni di visualizzazioni ti senti realizzato.
–Hai collaborato all’ultimo video di Jovanotti intitolato Sabato, peraltro girato al luna park di Novegro. Come è stato lavorare al fianco di un artista di questo calibro?
Lavorare con Jovanotti è stata un’esperienza bellissima ma anche molto faticosa. In un mese abbiamo messo insieme un cast di 60 persone, abbiamo dovuto trovare la location e gli allestimenti adatti e poi per tre notti di fila abbiamo girato, non è stato facile ma ne è valsa la pena. Jovanotti è una persona molto solare e spontanea, ci entri subito in confidenza: al termine dei tre giorni mi ritrovavo a chiamarlo “Lory” anche se non ci eravamo mai visti prima (ride). Ogni artista ha la sua particolarità, ho collaborato con i Club Dogo, Rocco Hunt, Salmo e Dargen e tutti hanno un modo diverso di lavorare e questo ti aiuta a crescere professionalmente. Per quanto riguarda la location del luna park di Novegro, siamo riusciti ad allestirlo al meglio con luci, suoni ed effetti; volevamo creare un’ambientazione stile USA e ci siamo riusciti senza spostarci da Milano.
–E non pensi che questo “nuovo” impegno possa allontanarti dal tuo ruolo nella band?
Innanzitutto voglio sottolineare che gli Studio 3 sono vivi e vegeti e stanno bene, anche se nell’ultimo periodo abbiamo prodotto un po’ poco, ne siamo consapevoli. Abbiamo cambiato etichetta da poco e ci stiamo preparando per uscire con un bel disco e un singolo molto forte, eravamo abbastanza convinti di andare a Sanremo ma non siamo stati scelti… Questo ci ha un po’ spiazzati perché eravamo sicuri del nostro pezzo ma sono cose che gli artisti devono imparare ad accettare e farne tesoro. Per il futuro sono fiducioso, entro Marzo/Aprile sono sicuro che sentirete ancora parlare di Studio 3. Per quanto riguarda la convivenza tra i due impegni posso ritenermi abbastanza fortunato: in estate io e la band siamo in tour, mentre la maggior parte dei video viene girata in inverno quindi riesco tranquillamente a conciliare entrambe la passioni, anche se la passione primaria rimane il canto.
Insomma, come stiamo vedendo in questi ultimi giorni, la Martesana è piena di talento, di artisti, di giovani che inseguono un sogno e spesso arrivano a prenderselo, lanciando un segno importante di speranza e ottimismo in un periodo che non brilla per opportunità.
Intervista di
MATTEO OCCHIPINTI