GORGONZOLA
SCUOLE MEDIE E SUPERIORI, ACCOLGONO “IO STO CON LA SPOSA”, CON UN’ INSTALLAZIONE ARTISTICA

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Alla luce delle ennesime tragiche notizie giunte ieri 10 febbraio, di migranti morti nel tentativo di fuggire dalla disperazione per iniziare una nuova vita, il pensiero con cui i ragazzi delle scuole medie e superiori di Gorgonzola, accolgono la proiezione del film “Io Sto Con La Sposa”, è qualcosa di ancor più emozionante

I giovani studenti infatti, per contestualizzare la proiezione del film di cui ormai vi abbiamo parlato a più riprese (qui) e che da pochi giorni è stato candidato ai David di Donatello, ha preparato un’installazione in Piazza Italia per oggi 11 febbraio e domani 12, giorno della proiezione del film in Sala Argentia (ore 16.00  ore 21.00) alla presenza di Antonio Augugliaro, uno dei registi.

Gli alberi della Piazza saranno uniti da un lungo groviglio di fili di lana rossi, cui saranno appesi i pensieri degli studenti, che così vogliono ricordare e ragionare sulla tragedia di quanti sono partiti per attraversare il Mediterraneo e non sono mai riusciti ad arrivare.

“Un’occasione per invitare la nostra città a riflettere anche con atti simbolici –spiega l’Assessore Nicola Basile a riflettere sulle ripercussioni profonde della violenza così vicina a noi, sulla libertà per tutti di desiderare una vita migliore, sulla possibilità per chi fugge da situazioni di difficoltà, di scegliere dove ricostruirei una vita“.

Ricordiamo brevemente che il docufilm narra l’impresa di una coppia di siriano palestinesi, che ha compiuto un viaggio attraverso l’Europa sfidando confini e barriere, per poter raggiungere la possibilità di una nuova vita a Stoccolma.

Per farlo è stata aiutata da un gruppo di amici italiani, tra cui un giornalista (Gabriele del Grande), un regista (Antonio Augugliaro) e un poeta palestinese siriano (Khaled Soliman Al Nassiry), che hanno avuto la folle e rivoluzionaria idea, di inscenare un corteo nuziale con tanto di sposi, abiti e invitati festosi a seguito, che tra il 14 e il 18 novembre 2013, è partito da Milano per raggiungere Stoccolma, rischiando una quantità infinita di denunce, ma riuscendo nell’impresa, decidendo poi di trasformare quel viaggio che ha il sapore della ribellione in nome della libertà, in un atto politico concreto, in un film premiato al Festival del Cinema di Venezia e ora candidato anche ai David di Donatello.